Authorby: Olivier Fontaine Abstract![]() Il parlamento Europeo ha dato il suo accordo per i piani di revisione della legge 216/2008. Ieri giovedì i piani per aggiornare le norme di sicurezza dell'aviazione civile dell'Unione europea per affrontare i rischi emergenti sono stati modificati e approvati dai deputati dalla commissione trasporto e turismo. Il regolamento UE sarà aggiornato e introdurrà al livello dell’Unione Europea i requisiti per i droni, in modo tale di garantire la sicurezza e la privacy. I droni civile dovrebbe rappresentare circa il 10% del mercato dell'aviazione dell’UE entro i prossimi 10 anni (cioè circa 15 miliardi di €uro l'anno). Secondo la Commissione europea, l'industria drone potrebbe creare circa 150.000 posti di lavoro nell'UE entro il 2050. A noi di chiederne una fetta. Per ENAC e altre NAA le ore sembrano contateil relatore Marian-Jean Marinescu ha dichiarato che "Le Norme di sicurezza nell'aerea dell'UE sono già elevati. Pero, il crescente uso di droni e le minacce del terrorismo e dei cyber-attacchi richiedono nuove regole per garantire la sicurezza. Allo stesso tempo, queste regole dovrebbero essere basato sul rischio e le prestazioni”. Precisa poi “È evidente che per esempio gli ultraleggeri e/o l’aviazione d'affari non devono rispondere agli stessi requisiti ", possiamo leggere nel comunicato stampa pubblicato ieri. Ha anche aggiunto: “La registrazione e l'identificazione sono requisiti fondamentali, i velivoli senza pilota con una massa al decollo superiore a 250 grammi e tutti quelli certificati devono essere registrati ". Brevemente viene confermato diversi argomenti che abbiamo già avuto modo di commentare e che costituiscono i punti fermi:
Come vediamo il treno ormai non si ferma più e le nostre regolamentazioni nazionale hanno le ore contate. Diventa sempre più evidente che la regolamentazione nazionale dovrà adeguarsi alla regolamentazione EASA. Il nostro lavoro consisterà dorè in poi a circoscrivere le inevitabili interpretazione delle regolamentazioni di base che non mancheranno di nascere qua e la in Europa, ma sicuramente anche in Italia. Spesso in passato lobby industriale hanno spinto per trare vantaggi della situazione per inventare “strane” interpretazioni alle regolamentazioni JAR per esempio. Auspichiamo che il nostro NAA troverà il modo per limitare al massimo il numero dei cambiamenti, puntando finalmente ad una convergenza che tutti auspichiamo per fare definitivamente partire il mercato. Possiamo e dobbiamo rivendicare i posti di lavori collegati alle nuove attività con i SAPR. Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com.
1 Comment
speriamo ecco perchè sottostare al ricatto del o ti converti entro il 31/12/2016 o sei fuori non ha senso.. solo in italia accade una cosa simile.. solo in italia abbiamo limite a 300gr solo in italia non vengono registrati tutti i droni o meglio lo si dovrebbe fare su un sito di un produttore di droni che ha in appalto la gestione per conto enac.. i conflitti d'interesse si sprecano e non danno più fiducia ai piccoli imprenditori, non c'è più BEP (break even point) tra investimenti in formazione,conversione e riconoscimento come operatori, le entrate dei servizi sono ancora troppo esigui per avere un ritorno in tempi ragionevoli come attività principali di una impresa se poi contiamo le tasse italiani che sono il doppio delle straniere conviene davvero andare sugli under 250gr e sviluppare tecnologie di miniaturizzazione finchè non si comincerà a fare le cose seriamente senza seguire le logiche delle lobbies che dopo tante promesse sappiamo tutti cosa hanno prodotto.. azzeramento di più di 140 scuole riconosciute e l'obbligo di conversione di più di 1000 operatori e piloti con costi assurdi e atteggiamento non tollerabile da un ente come enac che dovrebbe garantire non disincentivare, non esiste sulla faccia della terra che chi sostiene degli esami ed ottiene una patente gli venga revocata solo per il cambio di alcune regole normative che non interessano la condotta generale del mezzo è come dire ad un autista di camion ora facciamo le autostrade con la corsia preferenziale e devi fare una conversione della tua patente con relativa pratica (a pagamento) per dimostrare che eri e sei ancora in grado di condurre il mezzo e che non ti sei dimenticato le regole !! siamo alla demenza totale..
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