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​.

UNO SGUARDO AI DRONI, NELLA SFERA DI CRISTALLO

23/11/2016

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by: Olivier Fontaine

SAPRITALIA

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Lo studio che aspettavamo prima di investire nei Droni ​

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Abstract: 
Vi presentiamo in esclusiva l’Outlook (1) della SESAR-sju (2) che sta per essere reso pubblico a breve. Sapritalia ha partecipato alla sua redazione fornendo il "Technical report on EUROPEAN RPAS & TRAINING"(3). Questo "Outlook" permetterà a tutti noi di comprendere il mercato del futuro. Trattasi di una panoramica generale dello sviluppo attuale e di quello previsto all’orizzonte 2035 e poi 2050 per le principali attività con i SAPR conosciuti oggi. Parliamo di previsioni pari a 35% della flotta mondiale. In questo studio si tratta essenzialmente della categoria specific. 

(1) 
Analisi prospettiva 
(2) Single European Sky ATM Research

(3) http://www.sapritalia.com/blog/technical-report-on-european-rpas-training 

Come si svilupperà il mercato dei droni

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Fig #1
Ricordiamo che nel 2014 l’aviazione rappresentava  il 21esimo PIL mondiale ed è in constante crescita (4). È possibile capire realmente l'opportunità che rappresentano i drone nel prossimo futuro, soltanto partendo da questo dato. Infatti l'Outlook non manca di ricordare che la questione non è più di capire se il mercato decollerà ma piuttosto di capire quando lo farà. Comunque se vogliamo fare estremamente semplice si prevede che il giro di affari dovrebbe aggirarsi intorno a 10 miliardi all'anno fino al 2035 che poi dovrebbe superare probabilmente i 15 miliardi annui all'orizzonte 2050.
L'andamento delle curve di progressione sono dette "S" curve, per analogia alla forma della lettera "S". Cioè salgono molto lentamente all'inizio, poi bruscamente 
aumentano per poi stabilizzarsi. Considerando soltanto i droni operando sotto i 150 metri e unicamente usati per scopi professionale quindi escludendo quelli usato per divertimento, possiamo stimare il loro numero attorno a  400 000 unità .
Si prevede
 che: 
  • Il settore agricolo dovrebbe rappresentare circa 100 000 
  • Il settore dell'energia 10 000 
  • Il delivery 100 000 
  • Infine la sicurezza e polizia 50 000​
Nottiamo che all'orizzonte 2020 sono previsto ben 7 000 000 di unità di droni "giocatoli" e che la curva dei droni militari è molto più lenta delle altre (Fig#1). ​
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Fig#2
Un altro dato significativo (Fig#2) è il rapporto tra aeri militari/civili e manned/unmanned illustrato, dove possiamo renderci conto che:  
  • Il numero dei aeri "manned" militari rimane stabile; 
  • Gli aeri civile "manned" aumenta; 
  • I droni militari partiti da tempo progrediscono lentamente e costantemente 
  • Mentre i droni civile aumentano bruscamente dopo il 2035.
Per farsi un'idea dell'andamento della crescita dei droni (Fig#3) possiamo riferirsi e paragonare lo sviluppo dei droni a quello delle sport camera, che come possiamo vedere rappresenta la vendita di qualche 2 000 000 unità all'anno, cioè per i droni qualche 1 500 000 all'anno di unità fra dieci anni. 
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Fig#3
Lo studio precisa che dobbiamo anche prendere in considerazione il fatto che questo marcato è solo all'inizio e che il suo sviluppo è destinato a durare sul lungo termine. 
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Altrettanto interessante è l'andamento della domanda in particolare per quanto riguarda il BLOS che come lo descrive lo studio è anche destinato a crescere esponenzialmente.
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Fig#4
Quest'aspetto in particolare mete in luce il fatto che il mercato è principalmente fatto da operazioni di tipo "specific" con una domanda significativa da parte delle ente pubbliche e commerciale private per operazione di tipo BLOS. Notiamo in questo caso una curva di andamento diverse con dopo la crescita iniziale mostra un calo fisiologico più o meno accentuato, segno di un fenomeno legato alla "scrematura" naturale che caratterizza tutte le nuove attività in generale (Fig#4). ​
Infine se osserviamo l'andamento per tipologia di attività (Fig#5), ci rendiamo conto che l'agricoltura è predominante e mantiene la sua posizione. 
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Fig#5
Per finire questa parte dedicata all'andamento dello sviluppo dei droni in generale, è stato fatto uno studio per verificare se l'andamento previsto sarà in grado di resistere se per esempio il gran pubblico non accetta bene il fenomeno drone (conservative) oppure lo percepisce come qualcosa di pericoloso e/o dannoso in qualche modo. Sono dunque stati studiati tre casi andando da poco accettato a molto ben accettato (higher acceptance) passando ovviamente a mediamente accettato. Ebbene,anche se non bene accettati dalla gente comune, si prevede uno sviluppo che comunque sarebbe notevole.  (Fig#6)
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Fig#6

 Cosa significa in termini di posti di lavoro

Come molti sanno la Sapritalia è un'associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che nei suoi scopi ha iscritto "lo sviluppo di nuovi posti di lavoro". È quindi, per noi, particolarmente interessante di capire da questo punto di visto, cosa significa in termini di creazione di nuovo posti di lavoro. Fra l'altro, in altre circostanze, avevamo già sottolineato che per un pilota, in aeronautica, ci sono ben 200 altre figure professionale. Ovviamente questa proporzione è anche interdipendente della regolamentazione. Questo sviluppo ad alto tenore e valore aggiunto particolare all'aeronautica era già stato studiato in passato come per esempio i studi sul lungo termine che accompagnarono la creazione e poi lo sviluppo dell'aeroporto di Charles de Gaules costruito "ab nihilo".  
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Fig#7
Con questo riassunto (Fig#7) ci rendiamo facilmente conto dell'impatto negativo sulla creazione di posti di lavoro che rappresenterebbe una automatizzazione troppa importante oppure un assenza di regolamentazione vincolante in materia di manutenzione e cosi via. Potremmo anche riferisci al discorso dell'International Labour Organization (ILO) che introduce la nozione, con la quale andiamo molto d'accordo, di "lavoro decente per tutti".  Ovviamente sara la formazione a fare la differenza tra lavoro da "Call-Center" oppure lavori dignitosi.​

La formazione e il training

Il nostro rapporto tecnico realizzato alla domanda della SESAR a messo in luce il fatto che solo per le operazioni "specific" e BLOS i bisogni di piloti formati come si deve con criteri Europei si ammonta a circa 50 000 piloti per l'Europa. Ovviamente se vogliamo mantenere un livello di safety all'altezza, il raporto sottolinea l'urgenza d'investire in tempo.
Aldilà delle operazione ad alto valore 
aggiunto si deve anche considerare che ad un livello più basso ci sarà una forte richiesta di piloti. Le stime attuale fissano  ad approssimativamente 250 000 per 400 000 droni.  Pero il DOC10019 dell'ICAO  specifica che un pilota non può pilotare due mezzi alla volte. 

Concludendo

Il report di 93 pagine copre ovviamente molti altri aspetti che non mancheremmo di commentare in un secondo tempo. Non abbiamo parlato di tutti i temi in questo notevole documento. Comunque possiamo renderci conto immediatamente della sua importanza. Speriamo che sbloccherà la situazione nel suo insieme e  convincerà definitivamente gli indecisi. 

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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CONSIGLIO DEI DRONI CIVILE IL NUOVO MODELLO PER LO SVILUPPO DEI DRONI.

22/11/2016

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by: Olivier Fontaine

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ABSTRACT: Per il coordinamento dell’elaborazione delle regole nazionali e dello sviluppo delle attività professionali con i droni appare un nuovo modello di organizzazione delle community che metterà l’Italia totalmente fuori dai giochi. Nel BeNeLux e in Francia in particolare sono apparse i “consigli dei droni civile” (CDC). Anche se rimangono sotto l’egida dei rispettivi NAA, un grandissimo margine d’azione è lasciato alla community facendo affidamento alla loro responsabilizzazione. A dicembre durante il CivOps, sarà presentato una importantissima iniziativa da questi 4 paesi Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia per l’adozione di un syllabus comune a tutti quattro i paesi. In questo nuovo contesto interverrà la Sapritalia il 07 di dicembre.

RESPONSABILIZZAZIONE DELLE “COMMUNITY” LA NUOVA ARMA PER LO SVILUPPO DEI DRONI.

Il 19 ottobre scorso, si è svolto un'importante riunione preparatoria per la presentazione di un “syllabus comune” al CivOps2016, tra il consiglio dei droni civile del BENELUX e della Francia. Sembra che la storia si ripeta. Infatti, contrariamente a cosa rivendicano sempre i Francesi e gli Italiani, non sono loro ad aver creato l’Europa. Si dimenticano troppo spesso che i tre paesi del Belgio, Olanda (il  Neederland), ed il Lussemburgo cioè il BeNeLux, furono appunto tra i fondatori della CECA, dell'Euratom e della CEE, insieme a Germania Occidentale, Francia ed Italia.
Ho ancora molto chiaro quella giornata di gennaio 1972 durante la quale la mia mamma ci portò al confine tra il Belgio e l’Olanda per verificare che la dogana fosse sparita per davvero, sull’autostrada Anvers-Breda. Ridendo, ci fece andare più volte avanti-indietro sulla linea di demarcazione. Ristudiando la storia ho riscoperto che il primo accordo del BENELUX fu siglata il 5 settembre 1944 a Londra dai rispettivi governi in esilio con solo qualche mese d’anticipo sulla convenzione di Chicago. Vediamo se si riesce a reinventare la storia con prima l’unione delle energie, in riferimento alla CECA del carbonio e acciai e poi il nucleare dell’Euratom, per in un secondo tempo curare l’aspetto economico e il business trans-europeo vero e proprio.

Un nuovo modello sostenibile: il “CDC” Consiglio droni civile

Per risolvere i problemi di dispersione, litigi vari o mancanze croniche di mezzi finanziari e/o semplicemente di tempo, in Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo si sono inventati i CDC. Per esempio in Francia, sotto la leadership della DGAC, vi è un comitato esecutivo e tre commissioni tecniche. Il comitato esecutivo coordina e definisce i piani d’azione delle commissioni tecniche che, con un metodo pragmatico, vanno a coordinare nei loro ambiti gli sforzi su tutto il territorio. Essi sono al loro turno aiutati da gruppi di lavoro. Notiamo che è presente anche il ministero dello sviluppo economico. Qualche giorno fa, 17 novembre, hanno fatto tutti assieme il loro primo meeting nazionale con lo slogan “lasciateci assieme costruire il futuro professionale dei droni”. Insomma tutto un programma che sicuramente ci sogniamo qua in Italia.
Quindi un CDC è un gruppo piuttosto informale, riuniti intorno ad uno scopo di privati o pubblico interesse senza particolare forma giuridica su base volontaria. Per poter funzionare correttamente deve essere coordinato da leadership che non ha interesse industriale e che sia imparziale. La partecipazione dell’ente pubblico può essere molto utile per poter trasformare immediatamente le conclusioni delle diverse commissioni sotto forma di regole nazionali per esempio. Il metodo di lavoro coinvolge direttamente le community dei costruttori e operatori che di concerta con le autorità vanno a lanciare i diversi gruppi di lavoro guidandoli e definendone le priorità.

Il CivOps2016 di Bruxelles e il lancio di un syllabus Europeo

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Il 19 ottobre scorso, si è svolta una riunione preparatoria per coordinare tra il BeNeLux e la Francia un intervento comune al CivOps2016 intorno all’idea dell’elaborazione di un syllabus comune a questi quattro paesi. Detto così non sembra una grossa sorpresa, però se consideriamo che a questa riunione erano presenti i CDC sicuramente ma anche i 4 NAA dei paesi in questione più dei partner industriale, le associazioni nazionale industriale, le scuole, la commissione “Test Range”, organizzazioni nazionale di ricerche, il parlamento Europeo, la commissione Europea, Eurocontrol, il segretariato del BENELUX e UVS-international... Già! Fa gola vero?

Al CivOps2016, hanno deciso di presentarci
la loro visione unitaria di:

  • Remote Pilot Training and qualification;
  • Flight school qualification;
  • Safety Rules for Test Ranges.
Farà sicuramente gola ma anche male all’orgoglio di qualcuno  vedere che si stanno organizzando lassù nella nebbia delle paludi barbariche tra operatori ed NAA con il benestare e sostegno diretto di tutto ciò che conta di autorità aeronautiche come l’EASA Eurocontrol nonché dell’Europa, la sua commissione ed il suo parlamento…


Concludendo

Se in altre circostanze ho, a volte, avuto difficoltà per concludere sta volta mi sembra molto semplice. L’immagine dei galli che litigano furiosamente tra loro e i romani uniti ed organizzati che “mettono sotto” i barbari disorganizzati del nord sta decisamente vacillando. Se fossi Italiano mi sentirei come minimo sfidato in qualche modo. Io che inizio a conoscervi abbastanza, scommetto che l’Italia è in grado di affrontare questa sfida. Se vi sbrigate c’è ancora posto per assistere al CivOps, fino al 26 di novembre si può iscriversi. ​
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Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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Sapritalia selezionata dall'EASA, partecipera all’elaborazione del regolamento Europeo

17/11/2016

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By: Olivier Fontaine

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Sapritalia darà voce alle associazioni dando alla community italiana la possibilità di dire la sua.

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Abstract:
Da ieri, Sapritalia fa parte del gruppo dei 63 impegnati nel processo dell’elaborazione delle regole Europee che si concluderà a marzo 2017. Il “RuleMaking Task force[1]” (RMT.0230[2]) deve scrivere, sulla base del prototipo pubblicato ad agosto dall’EASA (European Aviation Safety Agency), il Notice Proposed Amendment[3] (NPA). L’NPA è il passo intermediario decisivo per l’elaborazione della regolamentazione Europea definitiva. Sapritalia lancia un’iniziativa forte condividendo quest’opportunità con le associazioni del settore.
​
[1] Una task force per l’elaborazione delle regolamentazioni.
[2] https://www.easa.europa.eu/rulemaking-tasks/rmt0230
[3]
https://www.easa.europa.eu/document-library/rulemaking-process-overview

Il processo di elaborazione del regolamento Europeo

Ieri 16 novembre, a sorpresa, la Sapritalia ha ricevuto dall’EASA la conferma che farà parte del gruppo allargato RMT.0230. In un primo tempo era previsto un gruppo ristretto di 16 membri scelti tra rappresentanti della commissione Europea, di diverse autorità dell’aviazione civile, di rappresentanti della community SAPR, del mondo dell’aviazione e dell’aeromodellismo. Ieri è stato comunicato a i candidati che il gruppo sarà esteso ad un nucleo di 21 che parteciperà alle discussioni dirette ed un gruppo allargato di una quarantina di membri che avranno la possibilità d’intervenire sotto forma di commenti durante tutto il processo. Sapritalia fa parte di questo gruppo allargato.  Questo processo dovrebbe portare alla pubblicazione della NPA (notificazione degli emendamenti proposti) destinati ad essere commentati da chiunque un’ultima volta prima della pubblicazione della versione definitiva delle regole EASA. Possiamo definire l’opportunità che ci è concessa come veramente enorme.

Sapritalia, un taglio europeo

Dall’inizio, Sapritalia che non ha mai nascosto il suo Europeismo, è presente in tutti gli eventi importanti e difende in Europa il punto di vista dell’Italia e della sua community. Mai considerata come associazione da parte da ENAC, la Sapritalia, associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, con la sua determinazione oggi trova un’importante conferma delle sue reali competenze e viene ricompensata al livello internazionale con la nomina come membro del gruppo allargato del RMT.0230.
Infatti i suoi studi e ricerche sull’importanza dell’educazione e della formazione per lo sviluppo di una vera safety, sono apprezzati da università internazionali e dalla commissione Europea mentre sono rimasti ignorati in Italia confermando il detto “nessuno è profeta in patria”. 

Finalmente vediamo la luce in fondo al tunel e si potrà investire.

In questo processo, anche l’ENAC è rappresentata nel gruppo ristretto dei 21. Questo fa augurare che finalmente l’ENAC prenderà la buona direzione e che potremmo finalmente godere di un minimo di stabilità, tanto sperata per potere avviare progetti strutturati su basi solide. Il cambiamento di rotta era già percettibile a Modena con la presentazione delle linee principali della futura ver3.0 del regolamento Italiano. Stavolta l’Italia non potrà più rivendicare regole diverse dagli altri paesi se partecipa apertamente alla loro elaborazione al livello Europeo.
L’altro aspetto incoraggiante è il fatto che il parlamento Europeo abbia approvato le proposte dell’EASA di regolamentazioni la settimana scorsa. Questo significa una futura legge Europea per inquadrare le attività. Ricordiamo anche il “ritocco” del articolo 8 della convenzione di Chicago dalla commissione legale dell’ICAO. Questo tassello è importante visto che si tratta di non considerare più i droni come degli aerei. Infatti l’articolo 8 determinava finora tutta una serie di difficoltà legate al fatto che non si riusciva a legiferare circa le attività, con i droni fuori dal contesto prettamente aeronautico. Infine non dimentichiamo l’abrogazione della legge 216/2008 anche essa sui binari.

Sapritalia vuole coinvolgere le associazioni italiane

Più tentativi di incontri e/o riunioni sono state, in passato, realizzate in Italia tra le diverse associazioni del panorama nazionale. Certe iniziative hanno portato dei risultati che ci incoraggiano a tentare di coinvolgere tutte le associazioni nel processo Europeo di elaborazione del regolamento Europeo. Infatti, la Sapritalia riceverà il materiale dall’EASA e avrà la possibilità di commentarlo quasi in diretta. Vogliamo condividere questa opportunità con le altre associazioni. Finora, Sapritalia ha sperimentato relazioni di scambi positivi con la FIAPR in Italia ma anche con molte altre associazione di altri paesi che spesso incontra nei convegni della SESAR, Eurocontrol, EASA, UVS-international ecc.
È utile ricordare il pregresso accordo, passato qualche giorno fa, tra Sapritalia e la FIAPR per l’elaborazione di un documento congiunto, da dare ad EASA durante il CivOps a dicembre, conferenza importante dove interverrà la Sapritalia a difesa di una formazione armonizzata in Europa per dare a tutti la possibilità di operare ovunque in Europa nel rispetto degli accordi di Schengen.
​Ci sembra giusto in questo momento decisivo di dare voce ai nostri soci e alla community per il bene di tutti.

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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Il parlamento Europeo approva i piani di revisione delle regolamentazione per i droni

11/11/2016

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by: Olivier Fontaine

Abstract

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Il parlamento Europeo ha dato il suo accordo per i piani di revisione della legge 216/2008. Ieri giovedì i piani per aggiornare le norme di sicurezza dell'aviazione civile dell'Unione europea per affrontare i rischi emergenti sono stati modificati e approvati dai deputati dalla commissione trasporto e turismo. Il regolamento UE sarà aggiornato e introdurrà al livello dell’Unione Europea i requisiti per i droni, in modo tale di garantire la sicurezza e la privacy. I droni civile dovrebbe rappresentare circa il 10% del mercato dell'aviazione dell’UE entro i prossimi 10 anni (cioè circa 15 miliardi di €uro l'anno). Secondo la Commissione europea, l'industria drone potrebbe creare circa 150.000 posti di lavoro nell'UE entro il 2050. A noi di chiederne una fetta.

Per ENAC e altre NAA le ore sembrano contate

il relatore Marian-Jean Marinescu ha dichiarato che "Le Norme di sicurezza nell'aerea dell'UE sono già elevati. Pero, il crescente uso di droni e le minacce del terrorismo e dei cyber-attacchi richiedono nuove regole per garantire la sicurezza. Allo stesso tempo, queste regole dovrebbero essere basato sul rischio e le prestazioni”. Precisa poi “È evidente che per esempio gli ultraleggeri e/o l’aviazione d'affari non devono rispondere agli stessi requisiti ", possiamo leggere nel comunicato stampa pubblicato ieri. Ha anche aggiunto: “La registrazione e l'identificazione sono requisiti fondamentali, i velivoli senza pilota con una massa al decollo superiore a 250 grammi e tutti quelli certificati devono essere registrati ".
Brevemente viene confermato diversi argomenti che abbiamo già avuto modo di commentare e che costituiscono i punti fermi:
  • È l’EASA che definirà le operazioni standardizzate;
  • L’identificazione a monte dei rischi sarà realizzate direttamente dall’EASA.
  • Tutti i droni con peso superiore a 250gr dovranno essere registrati.
  • Tutti i droni saranno sotto la regolamentazione dell’EASA. Exit definitivamente la regolamentazione nazionale per i mezzi di peso inferiore a 150kg.
La stessa commissione sarà incaricata di definire le varie limitazione come l’altitudine massima, le operazioni in zone particolare e dovrà anche definire i confini per le comunicazioni, le zone ristrette e i parametri del "collision avoidance".
Come vediamo il treno ormai non si ferma più e le nostre regolamentazioni nazionale hanno le ore contate. Diventa sempre più evidente che la regolamentazione nazionale dovrà adeguarsi alla regolamentazione EASA. Il nostro lavoro consisterà dorè in poi a circoscrivere le inevitabili interpretazione delle regolamentazioni di base che non mancheranno di nascere qua e la in Europa, ma sicuramente anche in Italia. Spesso in passato lobby industriale hanno spinto per trare vantaggi della situazione per inventare “strane” interpretazioni alle regolamentazioni JAR per esempio.
Auspichiamo che il nostro NAA troverà il modo per limitare al massimo il numero dei cambiamenti, puntando finalmente ad una convergenza che tutti auspichiamo per fare definitivamente partire il mercato. Possiamo e dobbiamo rivendicare i posti di lavori collegati alle nuove attività con i SAPR.
Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com.
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Decadenza degli attestati Aggiornamenti e conversione. 

10/11/2016

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Dichiarazione ufficiale di Sapritalia

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PREMESSE CHE Il regolamento ENAC Edizione 2 del 16 luglio 2015 e successivo Emendamento 1 del 21 dicembre 2015 dispone che:
  • - LADDOVE nel suo Art.37.1.b  “Decorrenza” stipola: l'obbligo dell’attestato di cui all’art. 21, a far data dal 1 aprile 2016. Le qualificazioni dei piloti già rilasciate mantengono la loro validità fino al 1 ottobre 2016 e possono essere convertite a far data dal 1 aprile 2016 
 - LADDOVE nella “Disposizione 32/DG del 31 maggio 2016 Regolamento "Mezzi aerei a pilotaggio remoto" - Dilazione termini di applicazione delle norme transitorie” (LINK) dispone che: Le qualificazioni dei piloti già rilasciate mantengono la loro validità fino al 31 dicembre 2016 e possono essere convertite a far data dal 1 luglio 2016; 
- CONSIDERATO che dalle 106 scuole esistente prima del 01 Luglio 2016 siamo passati a 8 scuole oggi senza reale motivazioni esplicite da parte dell’ENAC;
- SOTTOLINEAMMO che per tutti nostri soci in possesso della parte teorica riconosciuta in virtù dei precedenti regolamentazioni, il loro attestato decadranno il 31 di dicembre; 
- IN OLTRE SOTTOLINEAMMO che attualmente non è previsto nessun proroga per la decadenza e/o la possibilità di aggiornare o convertire gli attestati; 
- RALLEGRANDOCI dell’accordo passato con la North West Service;

​DICHIARIAMO CHE:

La Sapritalia oltre al mese di dicembre 2016 non potrà in nessun modo garantire la possibilità di convertire gli attestati ottenuti prima del 01 Luglio 2016.  In oltre la Sapritalia non potrà in nessun modo garantire la validità o proroga degli attestati teorico oltre al 31 di Dicembre 2016.

Di conseguenza, proponiamo a chi non vuole perdere il suo attestato di, entro la fine dell’anno rimediare con l’aggiornamento che proponiamo in collaborazione con la North West Service. A tale scopo abbiamo indotto due sessione formativa a novembre per permettere a chi ne ha bisogno di aggiornare la sua situazione. LINK


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