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​.

DRONE, UAS E UTM, GRANDI AFFARI

11/4/2017

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By: Olivier Fontaine

For SAPRITALIA

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CONTROLARE I SAPR, UNA QUESTIONE DI DINAMISMO E DI SOLDI

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ABSTRACT
Dopo le regole, adesso si deve definire i spazi aerei dedicati ai droni l’UTM (Unmanned Traffic Management). EUROCONTROL è il principale attore aeronautico che sostiene la JARUS e i droni dall’inizio. La Francia e altri paesi sono sempre molto dinamici. L’Italia è sempre rappresentata dalla SAPRITALIA. Abbiamo visto molti presenti attirati dal business. Insomma, una nuova fase si apre. ​

Il dinamismo di chi controlla

All’alba dell’elaborazione delle regole, è EUROCONTROL l’organismo che si è impegnato di più, finanziando la JARUS. Eravamo già andati a Bruxelles nel 2014 per il primo “Dissemination workshop” che EUROCONTROL accoglieva. Era il tempo dei pionieri, che sotto l’impulso dato da Ron Van Leijgraaf, avevano invento la JARUS.
Sarà che chi controlla l’aria deve avere i piedi per terra, ma i controllori dimostrano di avere un dinamismo ben diverso di chi fa le regole. Questa differenza si nota tra EASA vs EUROCONTROL, come tra ENAC vs ENAV da noi. Infatti l’ENAV fa già parte dell’associazione GUTMA (Global Unmanned Traffic Management). 

Il dinamismo dei uomini d’affare

Si sono visti molti uomini d’affari, e stavolta anche Italiani al "Bird's eye view of present drone integration below 500ft", organizzato per capire di cosa sarà fatto il sistema di gestione dello spazio aereo per i SAPR. Purtroppo non li abbiamo sentiti esprimersi pubblicamente. È vero che si respira odore di denaro, il che ovviamente stimola. Infatti abbiamo sentito la nuovissima associazione GUTMA, presentata da un responsabile della “Unifly”, che si è pure rischiato a parlare di priorità dei RPAS sull’aviazione “manned”.
Nella GUTMA troviamo società che vanno dalla DJI all’ENAV ma anche dal FOCA alla PARROT. Ma, il prezzo d’ingresso è di 1500,00FS, il che fa intuire che i soldi futuri si dovrebbero fare con il pagamento del diritto di volare.

Il dinamismo di chi vuole automatizzare tutto

Parlando di dinamismo, non possiamo non fare allusione a certi degli interventi che si basano sul presupposto che buona parte delle attività saranno automatizzate. Sembra in effetti abbastanza scontato che l’uomo centra ben poco dentro tutto questo. Non parliamo soltanto del controllo aereo, ma anche di chi opera cioè di piloti ed operatori. Ma di questo ne abbiamo già parlato (LINK).
Meno male che all’UE, si discuta in parallelo del diritto a potere ancora lavorare. Infatti al parlamento Europeo, il rapporto della Mady Delvaux (LINK), punta il dito su questo evidente problema dei robot che rubano il lavoro. Speriamo che qualche associazioni oltre alla SAPRITALIA prenda posizione su questo tema.

IL NOSTRO INTERVENTO

Stavolta, siamo andati in due cosi da potere partecipare a tutti i cinque laboratori che erano organizzati.
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I LABORATORI
Ci siamo distribuiti i workshop per potere intervenire e partecipare a tutti i cinque laboratori.
  • Al laboratorio sul BVLOS, non siamo intervenuti tanto gli interventi erano numerosi;
  • Al laboratorio sugli spazi aerei siamo intervenuti sulla certificazione delle informazioni contenute nelle mappe e sull’importanza di avere informazioni riguardanti la densità di popolazione per la valutazione del rischio;
  • Al laboratorio Operazioni Urbane, si è parlato della specificità di tale operazioni e di una evidente mancanza di basi teoriche;
  • Nel laboratorio informazioni aeronautiche, siamo intervenuti per chiedere un migliore uso dei acronimi in particolare nella messaggistica dei NOTAM. Come per esempio in Italia l’abbreviazione APR che significa indifferentemente Aprile oppure Aeromobile a Pilotaggio Remoto. Ma anche l’uso indiscriminato di vocabolario inadeguato in generale.
  • Al laboratorio C2Link abbiamo evidenziato le mancanze riguardo la meteorologia spaziale non ancora presa in considerazione.
SESSIONE PLENARIA
Nelle sessione plenaria, abbiamo voluto lasciare il segno prendendo la parola sul tema dell’uomo e del lavoro. Abbiamo anche sottolineato la differenza in passato di interpretazioni degli spazzi aerei tra paesi. Ovviamente abbiamo pubblicamente chiesto che ci sia un controllo su tale interpretazioni per evitare di ritrovarsi con spazzi vietati ovunque. Non abbiamo sentito interventi da parte di qualche rappresentante della comunità Italiana.
Dietro le quinte abbiamo insistito sui conflitti di interesse già in atto e altri problemi che abbiamo fra l’altro anche segnalato al gruppo EASA RMT.0230 di cui facciamo parte.
Ci rincuora che grazie a interventi dell’associazione europea dei piloti, di qualche NAA e dei nostri nella sessione conclusiva, le parole: ”formazione formazione formazione” sono comparse in un paio di occasioni. Possiamo sperare che se lavoriamo bene, ce ancora posto per gli esseri umani.

Concludendo

In generale, abbiamo potuto contare su dei appoggi sia in occasioni pubbliche che dietro le quinte. È comunque un vero e proprio piacere ritornare in un’istituzione come EUROCONTROL. Ritrovarsi e confrontarci con i rappresentanti dei diversi paesi che si complimentano per qualche nostro commento che hanno letto al RMT.0230 oppure di cui hanno sentito parlare riguardo qualche nostro intervento in precedenza, ci rassicura e ci fa capire che il nostro operato non è vano. 
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DRONE, LE NUOVE REGOLE, SIAMO AGLI SGOCCIOLI

3/3/2017

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By: Olivier Fontaine

For: Sapritalia

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A Fine Marzo, La Bozza Delle Regole. Entreranno In Vigore Nel 2018. Saranno Applicabile Entro 2020.

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Parte 1: siamo agli sgoccioli 

ABSTRACT
Abbiamo avuto in mano i ritocchi e emendamenti del Consiglio Europeo al progetto della Commissione Europea che era già stato approvato dal Parlamento Europeo. Si sono accordati. Essendo membro del gruppo degli esperti nominato dall’EASA, partecipiamo attivamente al processo di elaborazione delle regole Europee. Il processo di regolamentazione unica per i RPAS o UAS (Unmanned Aircraft System)  iniziato nel 2005[1] è agli sgoccioli. Venerdì sarà presentato al nostro gruppo RMT.0230, la prima bozza completa del NPA che diventerà pubblico a fine mese. L'entrata in vigore della regolamentazione è prevista per il 2018 e il processo di transizione dovrebbe essere terminato in 2021.

[1] A-NPA, ADVANCE -NOTICE OF PROPOSED AMENDMENT (NPA) No 16/2005 Policy for Unmanned Aerial Vehicle (UAV) certification. 

Cosa Ha Motivato Delle Nuove Regole Europee

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I droni sono apparsi quando erano già previsto dei cambiamenti per le regole dell’aviazione con equipaggio. Se analizziamo le regole aeronautiche nazionale dei paesi Europei imbastite sulle stesse basi della defunta JAA e le sue JAR, nonché i successivi AMC dell’EASA, notiamo delle evidenti differenze di fondo tra i diversi regolamenti nazionali.

Infatti, gli studi preliminari alla pubblicazione della COM613[1] hanno messo in luce che 73% dei rispondenti alla consultazione preliminare, hanno indicato possibili incoerenze, lacune e sovrapposizioni nell'applicazione del diritto attuale, dovute in particolare a interpretazioni divergenti del diritto da parte degli Stati membri. È bene quindi, ricordarsi che il processo in corso è anche legato all'abrogazione programmato del regolamento n°216/2008[2]. Ecco perché la regolamentazione aerea, diventerà a breve una prerogativa Europea gestita dall’EASA.

Intanto, basandosi sull’esperienza pregressa e sulla constatazione del fallimento dell’armonizzazione, nell'Unione tra i paesi membri, si è giudicata la gestione nazionale separata dei RPAS obsolete ed inopportuna. A questo punto, si è deciso di affidare all’EASA, il compito di mettere in piede una regolamentazione Europea.
​
Dunque il ToR RMT.0230[3] cioè i “Terms of Reference” che sanciva la creazione del RMT.0230 e il suo gruppo di esperti, esplicitava molto bene la situazione: “Al momento non ci sono regole armonizzate a livello dell'Unione europea, e le operazioni dei sistemi aeromobili a pilotati remoto (RPAS), dipendono ancora dalle autorizzazioni individuali rilasciate da ogni Stato membro, il ché è un processo amministrativo gravoso che soffoca lo sviluppo del business e dell'innovazione”.

[1] Lo scorso febbraio 2016 era stato presentato il COM613 al senato Italiano che pose delle inutili riserve.
[2] dell'2008 sancita dalla "COM(2015) 613 final Art.122"
[3]
https://www.easa.europa.eu/document-library/terms-of-reference-and-group-compositions/tor-rmt0230


Cos’è un “NPA”? Il Notice Proposed Amendment.​

Ricordiamo brevemente che un NPA[1], è il risultato di un processo, utilizzato dall’EASA che designa un gruppo di esperti, l’RMT[2], per abbozzare le nuove regole oppure emendarle. Le nuove regole e emendamenti devono prendere in considerazione:
  • le regole Europee;
  • le SARPs[3] del l’ICAO;
  • ha per obbiettivo l’armonizzazione tra le diverse regole/opinioni dei membri;
  • le raccomandazioni innererete agli studi dei incidenti e delle casistiche;
  • tempistiche e calendarizzazione dell’implementazione;
  • la compatibilità con le regole aeree esistente;
  • lo stato dell’arte delle migliore pratiche per l’aviazione e l’ambiente;
  • la valutazione dei rischi;
  • lo sviluppo delle tecnologie e delle scienze adeguate/adatte;

La bozza una volta ultimata viene poi pubblicata sul sito web dell’EASA. Le proposte di regole (NPA) sono accompagnate da una nota esplicativa che deve contenere:
  • La descrizione del processo di sviluppo con:
    • le tape successive e le tempistiche;
    • un riassunto dei principali cambiamenti riguarda a regole precedente;​
    • un prospetto della situazione riguardante lo status dell’armonizzazione che sottolineerà le somiglianze e/o differenze con altre regole di altre istituzione come per esempio quelle della FAA oppure dell’ICAO.
  • Le nuove regole proposte;
  • e, una valutazione d’impatto.

​Per completare il processo, l’NPA va poi pubblicato in rete per essere commentato da chiunque, interessato a farlo, per un periodo che va da 1 a 3 mesi. Ogni commenti deve essere accompagnato da informazioni su chi commenta, cosa commenta e la/le proposta/e con le motivazioni. Dopo essere state commentato e eventualmente revisionato l’NPA si trasforma in regole vere e proprie.

[1] NPA Notice of Proposed Amendment
[2] RMT Rule Making Task. Olivier Fontaine di Sapritalia è membro del RMT.0230 che elabora il NPA per i UAS.
[3] SARPs Standard And Recommended Procedures. Si rammenta che l’ICAO ha in previsione la pubblicazione di un SARPs dedicato ai RPAS ed ha gia pubblicato un DOC10019 AN/507

Le motivazioni e i "Whereas" della regolamentazione per i droni

È istruttivo leggere le "Having regards to" e altri "Whereas" del progetto di regolamento per comprenderne bene la filosofia. Attraverso le motivazioni ormai pienamente adottate, e le dovute considerazioni, comprendiamo gli elementi fondanti. È ormai assodato che il presente NPA e il successivo regolamento contemplerà soltanto le operazioni dette "Open" e "Specific". Le operazioni "Certified" saranno regolamentate da un processo di modificazione delle regole vigente per l'aviazione con equipaggio.

Non ci sono cambiamenti dei principi di base e come previsto le regole avvenire sono basate su due concetti chiari:
  • Regole incentrate sull'operatore (operator-centric) e;
  • basate sul rischio (Risk-based).

Nella misura in cui il piano della Commissione europea è di istituire un sistema di gestione del traffico senza equipaggio battezzato "Unmanned Trafic Management" (UTM), il futuro regolamento è logicamente basato su 3 elementi fondamentali:
  • U-Space (U-Zone) con le relative registrazioni;
  • il geo-fencing e;
  • l’e-identificazione.

​Tutti tre punti che saranno quindi regolamentati, sono da mettere in correlazione con le certificazioni industriale "CE" previste per tutti mezzi che faranno delle operazioni nella categoria "Open". Successivamente, il regolamento di base sarà accompagnato di AMC (Acceptable Means of Compliance) e delle CSs (Certification Specifications) che potranno nel tempo essere emendate anche da AltMoC. 

AMCs e AltMoC una filosofia.

Parliamo delle AMC i “mezzi accettabile”. La differenza fondamentale tra il secolo passato ed oggi, è la nuova comprensione del ruolo stesso che ricoprono le regole. In aeronautica, siamo passati da strette barriere limitante come le JAR, ad AMC per raggiungere determinati livelli di sicurezza del volo che siano accettabile. Purtroppo ​certi paesi, e le loro autorità aeronautiche, non hanno ancora capito bene questa distinzione. Il problema diventa anche acuto quando la comunità, che non capisce proprio queste sfumature, cerca sistematicamente le scorciatoie.

È utile, ricordare cosa sono gli AltMoC  Alternative Means Of Compliance. Se vogliamo tradurre, diremo che sono dei “mezzi alternativi” per conformarsi a determinati criteri di "safety". Dunque, gli AltMoC, precisa l’NPA, non sono soltanto una prerogativa dell’autorità dell’aviazione civile come vorrebbero farcelo credere certe autorità aeronautiche! Infatti possiamo leggere nella bozza del NPA che: “L'autorità competente (ENAC in Italia) deve valutare tutti i metodi alternativi di rispondenza proposti da un'organizzazione attraverso l'analisi della documentazione fornita e, se ritenuto necessario, lo svolgimento di un controllo dell'organizzazione”.

Ecco che lo spirito che sostiene l’intera architettura delle regolamentazioni dell’EASA fa ben capire, a chi non lo avrebbe ancore fatto, che il tempo delle JAR intese come delle regole rigide che conoscevamo all’epoca della JAA è passato. Infatti in certi paesi come la Francia l’autorità si pone come quello che deve agire per rendere possibile talune operazioni rispettando gli AMCs. Purtroppo, altri paesi vedono ancore le regole come dei utensili per circoscrivere i problemi senza risolverli. Questa incomprensione dello spirito EASA ha per conseguenza di impedire la nascita efficace di un vero mercato e talvolta favorisce il “fuori legge”.

Le tempistiche

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Sopra la tabella di marcia

Sicuramente qualcuno si chiede, quanto tempo abbiamo per preparaci prima dell’entrate in vigore della presente regolamentazione? Per l’NPA parliamo della fine di marzo. In seguito il regolamento dovrebbe essere attivo nel 2018. Ci sarà ovviamente un periodo di transizione. Quindi parliamo del 2020 per l’adeguamento completo dei SAPR alla normativa “CE”. Invece per quanto riguarda l’adeguamento alle regole per le operazioni si parla del 2021. Tutti gli operatori dovranno avere la loro nuova autorizzazione entro il 2021.
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Le autorità aeronautiche di tutti membri dell’Unione sotto il controllo dell’EASA dovranno avere determinato i spazi aerei U-Zone entro il 2021. Insistiamo sul fatto che stavolta i tempi sono fissati dall’EASA e non dall’autorità nazionale! Inutile ricordare che gli uffici dell’EASA sono in Germania e che i responsabili dei UAS sono minoritari a confronto di chi si occupa di aeronautica con equipaggi. Hanno di conseguenza un approccio alla puntualità assai diversa di quella praticata dal comune mortale.


L’NPA approda Il 24 marzo e si chiudera la partita.

Dopo appena due anni ecco un documento fatto da compromessi tra 28 paesi e tutte le comunità dei professionisti dell’aria. La bozza completa con tutte le sue “Part” sarà presentata agli esperti dell’RMT.0230 (Sapritalia compresa) venerdì prossimo:
  • Part A la categoria Open
  • Part B la categoria Specific
  • Part C i LUC (Light Unmanned Certification)

Nella bozza attuale del NPA[1] all’Art.1 viene stabilito che le norme per la regolamentazione per le categorie UAS/SAPR 'open' e 'specifiche' saranno applicate in tutto lo spazio aereo del territorio in cui i trattati dell'Unione europea si applicano. Altri punti sono ancora in discussione e le prossime settimane serviranno a fare una sintesi finale.

Se non ci saranno ulteriori cambiamenti, dovrebbe essere possibile il sorvolo delle persone nella categoria A0 che sarà anche suddivisa in due sottocategorie basate sul peso. Purtroppo, il confine dei 250gr non sembra minimamente vacillare. Sembra che è stato accettato da tutti il principio delle categorie “A0 A1 A2 A3” che definiscono adesso le distanze con le persone e sono ulteriormente suddivise per categorie di peso.
​
[1]https://www.easa.europa.eu/system/files/dfu/EASA%20MB%20Decision%2001-2012%20Revised%20MB%20Decision%20RM%20Process%20.pdf

Retroscena

L’autorità nazionale assolutamente più dinamica è stato quella Francese che ha colto qualunque minime opportunità per difendere la sua posizione e quella della loro industria nascente e fiorente diremmo. I svizzeri anche loro sono stati assai presenti nei dibattiti. La Sapritalia ha fornito molteplice elementi di riflessione richiesti dall’EASA principalmente sulla formazione e il KSA. 
​Purtroppo per quanto riguarda l’Italia, le associazioni nazionale di settore a chi avevamo proposto di partecipare, in camino hanno rinunciate a farlo. Appare alla lettura delle “minutes” che l’ENAC non ha particolarmente difesa la comunità Italiana.

Conclusioni

Secondo noi, abbiamo persa una bella opportunità d’intervento unito e solidale a difesa dei operatori e costruttori Italiani. L’europeizzazione delle regole per i UAS, RPAS, SAPR o drone, è alle porte. Ci auguriamo che la comunità inizia a capirlo e a rendersi conto della sfida in arrivo visto che la regolamentazione nazionale ha i giorni contati. Certo che ci sarà ancora l’ultima possibilità d’intervento per la comunità di commentare l’NPA. Ma se ci sarà la possibilità di precisare qualche dettagli, è ben difficile pensare che sarà ancora possibile muovere i concetti principali.

In Italia osserviamo che finora c’è stato un evidente mancanza di visione Europeista che non mancherà di mettere qualcuno in difficolta. Temiamo che per evidente mancanza di preparazione l’adattamento alla nuova situazione possa essere assai difficile. È urgente di affrontare la nuova situazione senza cedere alla propensione naturale, di cercare delle scorciatoie ricordandosi sempre che l’EASA avrà il compito di monitorare l'applicazione da parte degli Stati membri delle disposizioni del nuovo regolamento[1]. In tutta logica, dora in poi le eventuali lamentele potranno essere mandate direttamente all’EASA.

[1] COM613 Art.73

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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ASSOCIARSI A SAPRITALIA PERCHÉ ?

9/1/2017

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Nel 2017, anno decisivo, aderire ad una associazione è primordiale.


Il 2017 sarà l’anno assolutamente decisivo.

Per l’Europa pressata da tutte le parte, quest’anno 2017 è veramente importante in particolare per i droni. Infatti l’Europa non può permettersi di continuare senza regole e lo ha capito bene. Basta vedere la velocità alla quale si sta movendo per capire che farà di tutto, compreso fare tacere i recalcitranti, i lobbisti e tutti quelli che pretendono andare avanti senza regole. A marzo si chiuderà il primo tempo della partita con la pubblicazione delle regole attualmente allo studio del gruppo dei 63 esperti Europei che le stanno elaborando. Poi si aprirà il secondo tempo al quale dovremmo stare attenti. 

Per chiedere trasparenza ce la necessità di raggrupparci 

Oramai si sa che l’Italia agisce fuori del paese pensando che qui in Italia, nella nostra ignoranza, non capiamo cosa combina (link). Purtroppo capiamo che l’Italia sembra muoversi inseguendo interessi particolari. Le scelte sono fatte in assenze di vere concertazioni nazionali, contrariamente a come si fa altrove. Ovviamente, tutto ciò genera delle soluzioni che non corrispondono ai bisogni della community ma neanche alla safety che dicono di volere ottenere.  L’unica via d’uscita ormai è forzare le nostre autorità a venire allo scoperto e creare un CDC (Link).

In cosa consista il progetto di Sapritalia

Il nostro progetto, dall’inizio, è lo sviluppo di un vero mercato e la creazione di posti di lavoro più numeroso possibile salvaguardando la safety e la sicurezza. Perciò:
  • Rifiutiamo energicamente la mancanza di trasparenza;
  • Non andiamo d’accordo con l’idea del tutto automatizzato;
  • Difendiamo il concetto del lavoro decente per tutti;
  • Crediamo che la formazione seria è importante;
  • Vogliamo l’equità della formazione;
  • Esigiamo l’equivalenza internazionale dei riconoscimenti e autorizzazione;
Chiediamo il diritto di mettere in discussione le decisioni dei nostri responsabili.

Cosa fa Sapritalia

Oltre ad avere portato avanti buona parte dei punti dell’elenco precedente, con tanto lavoro Sapritalia ha ottenuto di essere invitata, per merito, a partecipare ai lavori dei 63 esperti Europei. Poi ha coinvolto le altre associazioni Italiane a collaborare a questo processo di elaborazione (Il Banchetto) e abbiamo diffuso l’idea della creazione di un Consiglio del Drone Civile in Italia (CDC).
​Sull’altro fronte, la nostra veglia costante ed il lavoro quotidiano d’intelligenza ci ha permesso di stanare una ad una le dichiarazioni e azione dell’Italia all’estero portando alla conoscenza dei fatti l’intera comunità Italiana. Abbiamo condiviso gran parte delle informazione trovate e le abbiamo portate alla conoscenza della comunità.
Sapritalia è l'unica associazione Italiana senza scopo di lucro riconosciuta da Google. Google infatti sponsorizza la nostra campagna di prevenzione dei rischi legata all'utilizzo dei droni.  Oggi la Sapritalia vanta di avere finanziato questa campagna con l'equivalente di ben $67.000,00. Questo riconoscimento di Google ci permette anche di avere una vera e propria scuola online con accesso gratuito al programma Classroom di Google.

Cosa significa “aderire” al progetto di Sapritalia.

Sostenere il nostro progetto non è solo importante per ottenere delle informazioni di prima mano sull’andamento delle regole di domani.
Sostenere il progetto di Sapritalia significa anche dare i mezzi all’associazione per continuare il lavoro intrapreso e magari vedere qualche delle nostre idee essere adottate.

Offriamo anche dei servizi

La nostra piattaforma E-Learning video più la nostra Google Classroom per i "No Profit" con tutti corsi di livello internazionale è accessibile a tutti soci. Parliamo della formazione completa da pilota basata su standard Europei che prima poi saranno imposti all’Italia.
E anche:
  • Potere partecipare a dei gruppi di lavoro;
  • Formazione alla gestione di un’organizzazione aeronautica;
  • Consulenza e consigli basate su dati e informazioni di livello internazionali;
  • Beneficiare d’informazioni rare e di primissima mano per sviluppare il tuo progetto con la news letter.
Entrare nella nostra Google Classroom per beneficiare dei corsi e conferenze online.

Qualche articoli date e eventi dell’anno 2016

  • Gennaio: Il nostro E-Learning
  • Marzo: Superamento dell’esame di Safety Manager presso la JAATO
  • Maggio:
    • Coinvolgimento della Sapritalia nel gruppo di lavoro della SESAR per l’elaborazione dell’Outlook
      • L’outlook
      • Il nostro report per la SESAR sui bisogni mondiale in formazione
    • Conferenza al RomaDrone
    • Commenti al LIC-15
  • Giugno:
    •  Partecipazione al Workshop dell’EASA sul KSA
    • Dron’exit
  • Settembre:
    • Il prototipo dell’EASA
    • Pubblicazione della nostra ricerca in collaborazione con le università di Abu Dhabi e di Twente
  • Ottobre:
    • Partecipazione al workshop EASA per il prototipo e il lancio del gruppo dei 63 expert Europei
  • Novembre: Sapritalia selezionata per fare parte del gruppo dei 63 esperti Europei per l’elaborazione delle regole Europee
  • Dicembre:
    • Partecipazione al CivOps 2016
  • Dicembre2016/Gennaio2017 campagna per una formazione equa:
    • CivOps2016 Drone europei un bel match
    • UASER sinonimo di uber o loser
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UASER sinonimo di uber o loser?

6/1/2017

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By: Olivier Fontaine

for: Sapritalia

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ABSTRACT 
I documenti internazionali in nostro possesso tendono a dimostrare che l’Italia segue delle vie assai diverse da tutti altri paesi.  Se a prima vista sembra giusto difendere determinati interessi nazionale, quando faremmo i conti alla fine della partita potrebbe avverarsi un gioco da perdenti. ENAC fa strane dichiarazione sul palco Europeo, come annunciare che l'identificazione elettronica obbligatoria entrerà in vigore a partire del 01 gennaio 2017.  Paragonate alle modalità democratiche dei consigli dei droni civili (CDC), sembra che qualsiasi mossa dell’ENAC sia priva di trasparenza. All’estero l’ENAC si fa bacchettare. E tempo di organizzare la risposta.

Che sia per i 300gr, la formazione, i logbook o altro, l’Italia sbaglia … 
​
Beccata si fa beffare … 

Volente o nolente, con internet veniamo a sapere cosa succede ad altissimo livello.

Da tempo Sapritalia si è concentrato sull'andamento delle regole internazionali per dare a i suoi soci un vero aiuto nel comprendere come evolverà il mercato e le regole. Sapritalia con il suo lavoro e suoi contatti, è in grado di anticipare e decodificare questo andamento ma anche le mosse di ENAC sulla scacchiera internazionale. Infatti i tempi sono cambiati e gli altri paesi hanno abbandonato da un bel po’ l’oscurantismo per adottare modi del tutto trasparenti. Queste nuove modalità di trasparenza di tutti i paesi Europei ha per effetto indotto di svelare cose che magari uno tentava di nascondere.  
Il disprezzo di internet o la totale incompetenza in materia di comunicazione con le nuove tecnologie dimostrato dall’ENAC, alla fine, potrebbe rovinare i suoi piani imbastiti su vecchi schemi comunicativi che conosciamo bene qua in Italia ma che potrebbe avverarsi totalmente inefficiente sulla scena internazionale. Un altro dei problemi è che molti qua in Italia non lo hanno capito e continuano a lavorano sulla parte visibile dell'iceberg pubblicato da ENAC. Questa angusta visione potrebbe costare caro in futuro a chi pensa che “se dicono cosi allora sarà cosi”.

Exit i 300gr … Ma sarà anche cosi per i log-book, i certificati e altre cose?

È una certezza, chi ha investito nel 300gr ha già perso. Infatti il 300gr, pura invenzione Italiana, non sarà nella categoria A0 e non è stato nemmeno considerato da qualunque altro paese come lo attesta un accurata analisi dei commenti fatti da ENAC sul regolamento "prototipo" dell'EASA. Purtroppo temiamo che dovrebbe anche andare cosi per altre cose.  
Prendiamo il log-book per esempio, è evidente che l’elenco dei dati specificato nel regolamento Italiano da annotare è inferiore a quelli richieste dalle norme internazionali previste. Ovviamente non è oggi che sorgeranno i problemi ma in futuro quando il flight log-book sarà necessario e servirà di curriculum vitae del pilota. Egli dovrà dimostrare il suo livello per potere pretendere per esempio fare certi tipi di operazioni o volare con mezzi diversi. Insomma come lo è già per le attività di sub per esempio o più seriamente per qualunque pilota amatoriale o professionale un logbook serio ci vuole. 
Tra qualche anno, come saranno considerati quei log-book regalati o da stampare e da rabberciare che saranno poi raffazzonati con dei dati insufficienti o discutibili? Il log-book è un pezzo del puzzle con il quale altri paesi non transigeranno. La fregatura potrebbe essere pure nascosta dentro la relativa ignoranza generale di come funzionano le cose in aeronautica. È assolutamente evidente che con le problematiche di sicurezza  certe cose come la identificazione di chi opera, dove e come, sono cose assolutamente necessarie.

ENAC beccata dagli Olandesi, e fa delle strane dichiarazione.

È successo a Bruxelles il 07 dicembre scorso (Link), durante il momento delle interrogazioni. Il tema in questione era la ristrutturazione della formazione messa in atto lo scorso estate 2016. Dopo la sua presentazione, il rappresentante dell’ENAC è stato chiamato a rispondere a delle domande imbarazzanti. Per tirarsi d’impiccio l’ENAC ha pure inventato argomentazioni che sono state immediatamente smentite dalla Sapritalia.  
La presentazione, incentrata sulla regolamentazione Italiana doveva anche presentare i nuovi centri di addestramento. In pratica sforando ampiamente il tempo di parola con ben 22 slide, ENAC ci disse ben poco di formazione e molto della regolamentazione, togliendo tempo di parola ai Belgi e ai Francesi.   
Cosi, abbiamo imparato che:  
  • L'obbligo della targhetta elettronica è entrato in vigore il 01 gennaio 2017; 
  • La riorganizzazione della formazione è stata motivata dal fatto che le ex-organizzazione di addestramento insegnavano soltanto 16 ore di teoria; 
  • Le consultazione per la riorganizzazione della formazione è stata fatta con le tecniche di negoziazione particolare ...
​Inutile dire che i Tedeschi, Olandesi, Belgi e altri paesi presenti sono rimasti esterrefatti di sentire l'ENAC dichiarare che: "Le consultazioni per definire il LIC-15 in Italia sono state fatte secondo i metodi di negoziazione militare utilizzata dalla NATO. E che tali metodi sono considerati sicuramente più efficiente che il metodo adottato in Francia o nel Benelux nei consigli dei drone civile i CDC...". 
Poi un rappresentante Olandese chiese se il fatto che gli esami non essendo fatti sotto il controllo dell'ENAC non fosse un "problema" creando cosi uno di quei bei silenzi imbarazzanti.

L'Uberrismo applicato agli UASERs

Se non vogliamo diventare i loser della situazione, "l'uasers" di turno, è bene iniziare ad accettare che i droni operano in uno spazio che aveva già le sue regole prima che arrivassimo. L'aviazione non ci ha aspettati per inventarsi delle regole. Il mondo dell'aria se è disposto ad accettare la nostra presenza, non è sicuramente pronta a rinunciare alla sua sicurezza. Infatti nelle attuali trattative del gruppo dei 63 esperti invitati dall'EASA, da cui Sapritalia fa parte, non ce solo dei rappresentanti della community dei droni. 
Capiamo che la tentazione è grande di applicare le ricette dell'Uberismo ai droni. Ma come qualcuno lo sottolinea, in certi casi il modello Uber è di fatto una recuperazione mercantilista della cultura della condivisione. La libertà di fare qualunque cosa anche senza formazione porta direttamente a quella cattiva interpretazione dell'Uberismo, che farebbe di noi tutti dei semplice "premi pulsante" che secondo il principio dell'operatore centrico sarebbe responsabile in caso di guai. 
La nostra nitida sensazione è che troppi vogliono mangiare sulle nostre spalle e fanno lobby per proteggere i loro interessi. L'unica risposta possibile è opporci con delle vere competenze e un atteggiamento rigoroso e solidale per fare fronte. Più che mai dobbiamo fare fronte e iniziare a dare voce se non vogliamo diventare gli zimbelli della situazione ed oggetto di scherno e trastullo da parte delle community degli altri paesi. ​

Conclusione

Il passaggio è molto delicato e dovremmo sicuramente guadare per riuscire ad superarlo. Ovviamente, divisi non saremo mai in grado di superare la prova. Dovremo unirci e comprendere bene le regole del gioco perché siamo letteralmente presi in una morsa. Da un lato abbiamo quelli che hanno inventato le regole dei CDC (Francia, Benelux) e dell'altro lato abbiamo quelli che non sanno neanche dell'esistenza di internet e si fanno prendere con le mani nel sacco. Soltanto una stretta collaborazione delle associazioni può provare a risolvere il problema. Ma questo significa che tutti devono associarsi almeno ad una di quelle esistenti. Significa anche che le stesse associazioni devono capire come funziona un CDC democratico. Inutile dire che non è scontato.

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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The UASER's generation. The unfairness of  the "no training" lobby that preclude "UAS" users to be trained.

27/12/2016

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by: Olivier Fontaine

for: Sapritalia

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The deep unfairness of who's cultured, want to replace the training by machines or those that have conservative policy disregarding the new training technology and put red tape. ​

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Abstract 
Concern to drones, UAV, UAS, RPAS or what ever we like to call them, there's an evident lobby which profess that automatism, instead of education and training, will solve the problems inherent to the lack of Knowledge, Skill and Attitude (KSA). Therefore, all together the "UAS" users without any knowledge, might becoming: the future "UASER's generation​". We noticing that some lobby want also to lower the use of the e-learning. Taking in account the International Labour Organization (I.L.O.) policy we might consider that who's profess that drones has to compensate the lack of the training of the pilot, or who provide conservative policy and do not accept the e-learning, would be profoundly unjust. Consequently, beyond industries lack of adequate workforce and/or in parallel to probable safety issues, there's a danger for our society and its growth. A complete harmonized European training syllabus or an Erasmus similar programme might avail the reinforcing and cement the Europe. There is the urgent need, for the drone training activities, to enforce the existing international agreements.​

The very hungry of jobs and the lack of basic education ​

It is demonstrated by the fact that a large part of UAV users embark in the aviation world, thru drones activities, without any conscience and basic education in that field. It is enough to noticing the huge numbers of irregular operators to get the dimension of the issue.
We may identifying some non exhaustive reasons of that situation:
  • General lack of employment;
  • The lack of rules convey to the feeling that its free;
  • Saturation of the market by uncertified drones;
  • The impression that it's a game;
  • The unconsciousness of what's aeronautical activities are;
  • …
We immediately understanding that all those issues may be covered by efficient information and/or education. We deplore those issues, sometime also "inflated" by news broadcast that show images done by drones, in certain country where normally rules will not authorized such videos, and we assist in parallel at a total absence of information about the risks by the same media. The EASA that produce a leaflet to promote the safety, remain an "EASA's leaflet" and still not diffused in all European countries. We strongly deplore that in our country (Italy) it is the community, left unassisted by the authority, that is obliged to take in charge the prevention and is trying to solve the problem of the general unconsciousness of the risks and the illegals that flight anywhere.

On the other hand, studies quiet clearly demonstrate that the entrance level of knowledge is catastrophic[1]. For any purpose we recall the recommendation of the author of "Remote Pilot Aircraft System (RPAS): just Culture, Human Factors and Learnt Lessons" :
  • Make the public aware of the real risks of a collision. It is vital that the RPAS community be safety conscious;
  • Reach a minimum acceptable level of safety. In addition, those that have older PPL licenses need to undergo refresher course(s) to increase their knowledge and obtain a high level of current and up-to date knowledge;
  • Conduct a careful Risk Assessment in order to ensure the safe running of RPAS and possibly identifying a new methodology to assist in the evaluation of the risks related to the critical operation of RPAS; Ensure a constant and well-structured training to the future RPAS pilots and operators.
​
[1] Remote Pilot Aircraft System (RPAS): just culture, human factors and learnt lessons
http://www.sapritalia.com/blog/remote-pilot-aircraft-system-rpas-just-culture-human-factors-and-learnt-lessons

The I.L.O. policy brief document "FORMULATING A NATIONAL POLICY ON SKILLS DEVELOPMENT" and the "Decent work for all" policy.

We may read in the I.L.O. policy brief abstract "Countries at all levels of development are finding that adequate education and skills can improve the employability of workers, the productivity of enterprises and the inclusiveness of economic growth... ".
The key message of I.L.O. report are:
  • Skills development is the shared responsibility of government, employers and individual workers, with social partners playing a critical role.
  • Skills are fundamental to, but not sufficient for, gaining decent jobs: linking skills with employment opportunities and decent work is critical, and skills need to be an integral part of economic growth and employment strategies.
  • Lifelong learning is an important goal to be pursued via specific programmes.
  • Equal opportunities for education and training must be provided to all, including those engaged in the informal economy.
We totally agree with the fact that the "skills development should not be seen, or provided, in isolation. It is a means to promoting decent work, improving productivity, generating employment growth, and promoting economic and social development. Coordination with other policies and strategies (e.g. national development strategies, sector growth strategies) is therefore critical" (ILO report).
​Therefore, our point of view might be resume as: When you are cultured, refusing to each other the fundamental right to becoming educated too, represent a huge unfairness for that human body but also for the entire society. By consequence we totally disagree the point of view we have heard at past EASA RMT.0230 kick of workshop, defending the point of view that the machine instead of human, will providing  the lack of skill and/or knowledge.

E-learning policy at the international level and: "The eLearning Action Plan - Designing tomorrow's education[2]"

It is the right moment the one in which are fixed the future rules for training and education, to recall the "E-learning: Designing tomorrow's education" initiative that was adopted by the European Commission on 24 May 2000 and seems today be disliked for RPAS training and education by Italy for example.
It is interesting to read about European E-Learning policy[1]: The Europe 2020 strategy acknowledges that Education and Training (E&T) have a strategic role to play for Europe to remain competitive, overcome the current economic crisis and grasp new opportunities. Digital transformation of E&T systems is present in several Europe 2020 flagship initiatives, and boosting digital skills and online learning is among the priorities of President Juncker. Also, the European Commission’s Opening up Education initiative emphasises the need for educational institutions to review their strategies in order to integrate digital technologies in their teaching, learning and organisational practices.
In the 2015 we could read in the "calls for strengthening cooperation in education and training up to 2020 and especially to promote social inclusion", that the six new priorities proposed by the European Commission are:
  • Relevant and high-quality skills and competences, focusing on results, for employability, innovation and active citizenship;
  • Inclusive education, equality, non-discrimination and promotion of civic competences;
  • Open and innovative education and training, including by fully embracing the digital era;
  • Strong support for educators;
  • Transparency and recognition of skills and qualifications to facilitate learning and labour mobility; and
  • Sustainable investment, performance and efficiency of education and training systems.
[1] https://ec.europa.eu/jrc/en/digcomporg
[2] Communication from the Commission to the Council and the European Parliament The eLearning Action Plan - Designing tomorrow's education  COM/2001/0172 final  http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1482062154139&uri=CELEX:52001DC0172 

Example of unsustainable drone training policy

We will discuss the remarkable case of Italy, that obviously is not the only one model behaviour or a unique case.
​As proof of the unsustainable position of Italy on the international stage, we may report the question done by a Dutch responsible that ask if the "absence of ENAC physical oversight on the exams" is not a problem. During the CivOps of Bruxelles organized by UVSI, it happened at the question time of the ENAC presentation about its new rules and the new training policy. All along, ENAC careful avoid to treat the major issues regard to training that did not be disclose during the presentation.
Instead of that, we where obliged to vigorously disprove ENAC affirmation that said that the restructuring plan of the Italian training organizations was justified by the fact that they were taught only 16 hours theoretical matters. We had to publicly regaining the true, reiterating that at June 2016 when all approvals where cancelled, the minimum amount of hours was 33 hours and some schools were teaching 50 hours of theoretical matters. 
We may also telling that in the ENAC's presentation, exceeding the allotted 15 minutes, we do not hearing nothing about the subject and how they are being taught. Instead of that, we learn that the consultation were done with NATO negotiation technics. Unfortunately, we did not receive precision about who were invited to discuss the new framework and even no information about criteria to choose the members of the roundtable session.
As a resume of the unsustainable ENAC training policy (LIC-15) we may highlight:
  • Low amount of theoretical matter and hours to teach;
  • No direct oversight of ENAC on exams;
  • Exam made with very few demand (24);
  • Maximum of 50% amount of courses authorized in e-learning;
  • Excessive level of requirement for training centre organization;
  • Bureaucratic red tape;
  • Rise in price for final user without guarantee of cross-border approval ...
We like to ask if the fundamental function of a CAA is to live thanks to inspections and oversight or if its function is to support the growth taking care of the SMEs.​

Conclusion

We like to recall what Dr. Fang Liu Secretary General of ICAO declare:
"The lack of harmonized competencies in some aviation disciplines and a lack of awareness of the variety and reality of careers in aviation amongst youth are further threatening the sustainability of the global aviation network’s workforce."

​It seems evident that the train is leaving and that we have to jump on the bandwagon. Some are the issues that need to be accurately questioned:
  • The question of the automatism that may rob jobs
  • The extreme conservatism that deny the goodness of new technology in training.
  • The red tape on training organization instead of verifying the real competences.
Those concern, if not correctly addressed, may contribute to inhibit the promises economical growth and to achieve the reachable full employment in that new field. 
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CivOps 2016 lecture  Assorpas FIAPR Sapritalia UASIT

10/12/2016

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Author

By: Olivier Fontaine

From the Italian experience to an European model.
Italy's Machiavelian scenario. Going from 106 school to only 7

CIVOPS 2016 is organized by UVSI

Abstract of Sapritalias comunication.
A rapid analysis highlights that the Italian concept of a train is completely based on unknown criteria. At the beginning, in absence of a real framework, in less of one year, 106 schools saw the daylight. All of these schools received the approval from the Italian NAA (ENAC), but on 1 July 2016 all of the approvals were cancelled. The promised list of the new schools was published two and a half months later (mid of September). To our amazement, they were only seven training centers for the entire Italian territory. Some of the new approved training centres are trademark training centres of RPAS designers or manufacturers/integrators. It is well known that in addition to the authorized operators, there are thousands of illegals. The findings of our survey demonstrates that “drone” enthusiasts have a huge lack of basic competencies. The proposed framework for the training in Italy does not take in consideration all the JARUS recommended matters.  Exams will be made by means of only 24 questions under the supervision of the training centre, without any oversight by the NAA. The probable outcome will be that Italian operators using Italian will be unable to compete with other European pilots due to an evident lack of knowledge. Obviously, we already denounce this Machiavellian state of affairs, but the internal situation is so chaotic, that it is even impossible to get a direct line with the responsible person at ENAC, who has not answered any of our calls.
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CIVOPS2016 DRONE EUROPEI UN BEL MATCH 

8/12/2016

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Author

By: Oliiver Fontaine

Droni, il cambiamento radicale di metodo nell’elaborazione delle regole europee

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ABSTRACT:
Il CivOps2016 sarà probabilmente ricordato per essere stato quello del cambiamento radicale di metodologia nel fare delle regole e di legiferare in generale.  Fino all’ultimissimo si è discusso di cambiare il classico modo di legiferare dall’alto verso il basso con la commissione Europea. L’Italia è stata rimessa al centro della scacchiera grazie alla forte presenza congiunta delle associazioni e delle autorità. Gli rappresentati Italiani al convegno, hanno ricevuto un forte sostegno da parte di tutti gli attori Europei. Lo slogan “Lasciateci inventare il nostro futuro” è stato recepito da l’Italia ma anche dalle altre nazione presente. L'Italia coinvolta nel processo dovrebbe dottarsi di un CDC. Tutti ammessi ma ricconosciuti solo su base della qualità del lavoro svolto.

QUANDO LA COMMISSIONE EUROPEA CI SORPRENDE.
Causa problemi di trasporto un può per tutti ieri a Bruxelles, pochi hanno avuto la possibilità di assistere agli ultimissimi dibattiti con una partita che si è giocato fino all’ultima. Questo perché il rappresentante della commissione Europea per il trasporto si è presentato a sorpresa. Con i pochi sopravvissuti ancora presente, si è improvvisato una sessione di domande e risposta in totale liberta e confidenza.

Sta proprio cambiando il metodo di elaborazione legislativo nel senso che il pragmatismo vuole che le regole e gli standard siano creati più efficientemente e rapidamente per stroncare il vuoto legislativo Europeo in materia di droni. È ormai evidente che lo sparpagliare delle energie per costruire delle regole Nazionali spesso non è risolutive e diventa di conseguenza uno spreco inutile. Infatti spesso le regole Nazionale proposte alla fine creano più problemi da tutti punti di vista, e in particolare comunitario Europeo, senza risolvere i problemi di fondo. Poi quelli non in linea con le linee guide della JARUS IACOA ecc., come lo abbiamo illustrato nella nostra conferenza, generanno troppi cambiamenti dannosi per tutto il mercato. I Francesi con l’aiuto del BENELUX stanno profondamente rivoluzionando il metodo di elaborazione delle regole e la commissione Europea lo ha capito e lo sosterrà (lo sostiene già).
​
L’ITALIA HA FATTO IMPRESSIONE.
Eravamo in tre a rappresentare l’Italia durante il convegno ed è stato molto positivo. Sapritalia come sapete ha rappresentato le associazioni ASSORPAS, FIAPR e UASIT ma c’era anche l’ENAC e a sorpresa, mandando un suo membro, ASSORPAS è venuta a dare manforte . Ricordiamo che i tavoli erano tre ed ero nell'incapacità di seguirle tutte. La nostra presenza ha ovviamente dato un’immagine ben diversa e positive se paragoniamo alle altre volte dove spesso da solo dovevo rappresentare l’Italia.

Anche se ci sono chiare divergenze tra la community e le autorità, il fatto di ritrovarsi lassù in ambito Europeo cambia i rapporti. Le autorità possono prendere la temperatura sia delle loro autorità superiore come l’EASA e la commissione Europea oppure EUROCONTROL e la JARUS ma anche delle diverse community nazionale dei altri paesi. Il vero vantaggio è di potere prendere la reale misura e dimensione delle problematiche viste con una perspettive internazionale.

Poi, come è successo, le autorità ricevono delle domande che possono a volte essere risolutive, come quando un’olandese ha chiesto dopo la presentazione di ENAC se non c’era un "problema" sulle modalità con il quale si svolgono gli esami in Italia con la nuova regolamentazione LIC-15.
​
IL METODO DEI CONSIGLI DEI DRONI CIVILE I CDC.
Vi dovrete abituare a questo nuovo acronimo perché UVSI ha veramente fatto una promozione forte con noi delle associazioni e dell’ENAC. L’idea sta nell’imbastire modalità radicalmente diverse per elaborare delle vere e proprie standard e raccomandazioni per la commissione Europea e l’EASA. Il processo è ben lontano del giochino di potere al quale qualcuno già in Italia pensava in seguito al mio articolo precedente (link) sul tema dei CDC. Qua si tratta di un processo basato essenzialmente sul lavoro, le competenze e il merito, valore poco note da noi.

Quindi nella mischia sono già stato convocato un bel può di persone direttamente da UVSI per lanciare il processo da noi in Italia. Lo scopo sarà dunque di produrre gli standard e raccomandazioni elaborate collettivamente con gli altri paesi Europei. Saranno costituiti più gruppi di lavoro che dovranno concludere da qua a giugno 2017, cioè domani.

Appare molto chiaramente che tutto si farà ovviamente in Inglese e che chi non ha tempo a dedicare a questo sforzo che richiederà di lavorare veramente e produrre documenti di tenore all’altezza dei altri paesi, non può pensare partecipare da dilettante. Però lassù non è neanche il titolo di dottore che conta e chi pensa in questi termini è su un pianeta diversa di quella da cui parliamo. Sarà probabilmente un piccolo spaesamento per qualcuno non farsi chiamare più dal suo titolo ma dovrà abituarsi ad essere riconosciuto soltanto sulla base della qualità del suo lavoro e non dalla sua influenza o cerchio di amici.
CONCLUDIAMO
L’opportunità che è da sommare a quella già in atto con il gruppo del “banchetto” attivato ultimamente per lavorare sui commenti del “prototypo” dell’EASA (link) è di importanza capitale. Se questa manovra funziona allora avremmo delle regole Europee in due anni senza troppi cambiamenti intermediari. In caso contrario se il solito atteggiamento da lobbista prende piede saremmo condannati ad un parto molto più doloroso con vari cambiamenti che c’impediranno di vivere dalle nostre attività per molti anni ancora. A me lavorare da illegale e pagato al nero … non interessa, quindi spero trovare il supporto adeguato in Italia. Per questo, le associazioni devono essere sostenute materialmente da i soci.

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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Il survey EASA traduzione per potere partecipare.

2/12/2016

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A cura

del grupo di lavoro il "Banchetto" Assorpas + FIAPR + Sapritalia + UASIT

Link verso l'indagine

Cari operatori drone  interessati,
​

L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), a seguito delle regole prototipi pubblicati nel mese di agosto 2016 sta sviluppando NPA con l’RMT.0230 (Open e categorie Specific) che sarà pubblicato nel 1 ° trimestre 2017, per ciò raccogliamo gli elementi che permettono sviluppare la valutazione d'impatto, in linea con il principio della politica basata sull'evidenza.

Questo sondaggio dell'UE per gli operatori drone è uno strumento importante per raccogliere le prove/fatti. Le informazioni fornite aiuterebbe a capire i problemi reali da affrontare, le possibili opzioni che potrebbero risolvere i problemi e gli impatti potenziali di queste opzioni. Tutti questi sono aspetti fondamentali della valutazione d'impatto.

Questo questionario è strutturato secondo dei capitoli principali (con una sezione introduttiva e domande di carattere generale alla fine): descrizione di attività con drone, la struttura del regolamento e l'approccio globale, LUC il certificato ”Light” per sistemi Unmanned, Formazione.

Pertanto, l'Agenzia sta gentilmente chiedendo il vostro sostegno rispondendo al seguente questionario relative a questo argomento, nonché vi chiede di trasmettere agli operatori coinvolti.

La riservatezza delle risposte da parte degli operatori: i dati ricevuti verranno aggregati in un rapporto per evitare la possibilità di riconoscere qualsiasi persona / associazione che ha risposto. Qualsiasi informazione che verrà utilizzato sarà de-identificato per garantire la riservatezza di chi partecipa.

L'Agenzia vorrebbe cogliere l'occasione per ringraziare in anticipo per la vostra partecipazione al questionario, il vostro sostegno per la valutazione di questo problema di sicurezza, e il vostro contributo al miglioramento della sicurezza aerea nei Stati membri dell'EASA.

Siete pregati di rispondere al sondaggio entro il 31 dicembre 2016. Se si desidera, non esitate a inviarci (indirizzi e-mail sono riportati di seguito) ulteriori informazioni qualitative / quantitative.

Non esitate a contattare i seguenti punti focali EASA se avete domande riguardo a questa indagine:
-mr Natale Di Rubbo (Natale.DIRUBBO@easa.europa.eu) EASA Regolamentazione Ufficiale CT.7.1
-mr Alessandro Cannizzaro (impact.assessment@easa.europa.eu; alessandro.cannizzaro@easa.europa.eu) EASA valutazione d'impatto Ufficiale SM.2.1

INFORMAZIONI DELL'INTERVISTATO
- paese di appartenenza
- nome e cognome
- sei rappresentante di un'associazione di operatori?
- indirizzo email

Descrizione dell'attivita' dell'operatore con gli apr
- Principali usi dell'apr (commerciale/non commerciale)
- Descrivi i principali tipi di operazioni che fai con gli apr
- In quali paesi hai gia' operato con i droni?
- Puoi per favore fornire informazioni su quali apr usi nel presente file allegato?

 per favore allega il file

Domande sulla struttura del regolamento e approccio globale

Ritieni che il regolamento prototype...
  • sostiene lo sviluppo della tua attivita'?
  • riduce i costi e gli oneri amministrativi relativi alle vostre attivita'rispetto al quadro Attuale?
  • fornisce i requisiti adeguati per il tuo business?
  • garantisce un sufficiente livello di sicurezza?

Quale percentuale delle vostre attivita' attuali e future (con i droni) ricadrebbe sotto la categoria…
Sottocategoria | Indica la percentuale dell'attuale attivita' (100 max) | Percentuale futura attivita' nei prossimi 5 anni (2017-2021)

A0
A1 
A2
A3
categoria particolare,
aeromodello


Secondo lei, le sottocategorie sono ben definite nel prototype rules?
Nel caso le tue attivita' ricadessero nella categoria specific, potresti descriverle brevemente?


Light unmanned certificate (luc) (Light = formalita' piu' snelle)
Prevedi/ipotizzi di richiedere un luc?
Quante richieste di autorizzazioni ti aspetteresti di evitare all'anno essendo certificato con un LUC?
Formazione
Quali di queste opzioni di formazione preferiresti?
  • ·       formazione online
  • ·       formazione in aula
Spiegare il perche'


Per la categoria A0 ritieni importante la necessità di fare formazione?


Pensi che la seguente lista di informazioni sia proporzionata? SI o No
Conoscenza generale sulle regole dell'aria, classi degli spazi aerei internazionali, notam, restrizioni di volo, sicurezza aerea, metereologia aeronautica, familiarizzazione sugli apr (compresi i comandi di controllo del volo e le modalita' di funzionamento), aerodinamica e fondamenti del volo, sicurezza della batteria, alimentazione, etica dell'"uomo dell'aria", gestione del rischio, protezione dei dati, tutela della privacy, problemi ambientali.


Consideri l'auto-formazione sufficiente per la formazione pratica?
Se altro per favore specificare


Domande generali


Applicabilità temporanea della proposta dal regolamento “prototype”, per favore seleziona una solo proposta
  • ·       È da mantenere come accennato nelle regole prototipo
  • ·       È da prorogare di ulteriori 2 anni
  • ·       È da prorogare di ulteriore 1 anno
  • ·       È da accorciare di 1 anno
  • ·       Altro


Stai utilizzando dei modelli autocostruiti?
Sei un aeromodellista?
Commenti aperti e liberi:
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UNO SGUARDO AI DRONI, NELLA SFERA DI CRISTALLO

23/11/2016

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by: Olivier Fontaine

SAPRITALIA

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Lo studio che aspettavamo prima di investire nei Droni ​

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Abstract: 
Vi presentiamo in esclusiva l’Outlook (1) della SESAR-sju (2) che sta per essere reso pubblico a breve. Sapritalia ha partecipato alla sua redazione fornendo il "Technical report on EUROPEAN RPAS & TRAINING"(3). Questo "Outlook" permetterà a tutti noi di comprendere il mercato del futuro. Trattasi di una panoramica generale dello sviluppo attuale e di quello previsto all’orizzonte 2035 e poi 2050 per le principali attività con i SAPR conosciuti oggi. Parliamo di previsioni pari a 35% della flotta mondiale. In questo studio si tratta essenzialmente della categoria specific. 

(1) 
Analisi prospettiva 
(2) Single European Sky ATM Research

(3) http://www.sapritalia.com/blog/technical-report-on-european-rpas-training 

Come si svilupperà il mercato dei droni

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Fig #1
Ricordiamo che nel 2014 l’aviazione rappresentava  il 21esimo PIL mondiale ed è in constante crescita (4). È possibile capire realmente l'opportunità che rappresentano i drone nel prossimo futuro, soltanto partendo da questo dato. Infatti l'Outlook non manca di ricordare che la questione non è più di capire se il mercato decollerà ma piuttosto di capire quando lo farà. Comunque se vogliamo fare estremamente semplice si prevede che il giro di affari dovrebbe aggirarsi intorno a 10 miliardi all'anno fino al 2035 che poi dovrebbe superare probabilmente i 15 miliardi annui all'orizzonte 2050.
L'andamento delle curve di progressione sono dette "S" curve, per analogia alla forma della lettera "S". Cioè salgono molto lentamente all'inizio, poi bruscamente 
aumentano per poi stabilizzarsi. Considerando soltanto i droni operando sotto i 150 metri e unicamente usati per scopi professionale quindi escludendo quelli usato per divertimento, possiamo stimare il loro numero attorno a  400 000 unità .
Si prevede
 che: 
  • Il settore agricolo dovrebbe rappresentare circa 100 000 
  • Il settore dell'energia 10 000 
  • Il delivery 100 000 
  • Infine la sicurezza e polizia 50 000​
Nottiamo che all'orizzonte 2020 sono previsto ben 7 000 000 di unità di droni "giocatoli" e che la curva dei droni militari è molto più lenta delle altre (Fig#1). ​
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Fig#2
Un altro dato significativo (Fig#2) è il rapporto tra aeri militari/civili e manned/unmanned illustrato, dove possiamo renderci conto che:  
  • Il numero dei aeri "manned" militari rimane stabile; 
  • Gli aeri civile "manned" aumenta; 
  • I droni militari partiti da tempo progrediscono lentamente e costantemente 
  • Mentre i droni civile aumentano bruscamente dopo il 2035.
Per farsi un'idea dell'andamento della crescita dei droni (Fig#3) possiamo riferirsi e paragonare lo sviluppo dei droni a quello delle sport camera, che come possiamo vedere rappresenta la vendita di qualche 2 000 000 unità all'anno, cioè per i droni qualche 1 500 000 all'anno di unità fra dieci anni. 
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Fig#3
Lo studio precisa che dobbiamo anche prendere in considerazione il fatto che questo marcato è solo all'inizio e che il suo sviluppo è destinato a durare sul lungo termine. 
​
Altrettanto interessante è l'andamento della domanda in particolare per quanto riguarda il BLOS che come lo descrive lo studio è anche destinato a crescere esponenzialmente.
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Fig#4
Quest'aspetto in particolare mete in luce il fatto che il mercato è principalmente fatto da operazioni di tipo "specific" con una domanda significativa da parte delle ente pubbliche e commerciale private per operazione di tipo BLOS. Notiamo in questo caso una curva di andamento diverse con dopo la crescita iniziale mostra un calo fisiologico più o meno accentuato, segno di un fenomeno legato alla "scrematura" naturale che caratterizza tutte le nuove attività in generale (Fig#4). ​
Infine se osserviamo l'andamento per tipologia di attività (Fig#5), ci rendiamo conto che l'agricoltura è predominante e mantiene la sua posizione. 
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Fig#5
Per finire questa parte dedicata all'andamento dello sviluppo dei droni in generale, è stato fatto uno studio per verificare se l'andamento previsto sarà in grado di resistere se per esempio il gran pubblico non accetta bene il fenomeno drone (conservative) oppure lo percepisce come qualcosa di pericoloso e/o dannoso in qualche modo. Sono dunque stati studiati tre casi andando da poco accettato a molto ben accettato (higher acceptance) passando ovviamente a mediamente accettato. Ebbene,anche se non bene accettati dalla gente comune, si prevede uno sviluppo che comunque sarebbe notevole.  (Fig#6)
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Fig#6

 Cosa significa in termini di posti di lavoro

Come molti sanno la Sapritalia è un'associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che nei suoi scopi ha iscritto "lo sviluppo di nuovi posti di lavoro". È quindi, per noi, particolarmente interessante di capire da questo punto di visto, cosa significa in termini di creazione di nuovo posti di lavoro. Fra l'altro, in altre circostanze, avevamo già sottolineato che per un pilota, in aeronautica, ci sono ben 200 altre figure professionale. Ovviamente questa proporzione è anche interdipendente della regolamentazione. Questo sviluppo ad alto tenore e valore aggiunto particolare all'aeronautica era già stato studiato in passato come per esempio i studi sul lungo termine che accompagnarono la creazione e poi lo sviluppo dell'aeroporto di Charles de Gaules costruito "ab nihilo".  
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Fig#7
Con questo riassunto (Fig#7) ci rendiamo facilmente conto dell'impatto negativo sulla creazione di posti di lavoro che rappresenterebbe una automatizzazione troppa importante oppure un assenza di regolamentazione vincolante in materia di manutenzione e cosi via. Potremmo anche riferisci al discorso dell'International Labour Organization (ILO) che introduce la nozione, con la quale andiamo molto d'accordo, di "lavoro decente per tutti".  Ovviamente sara la formazione a fare la differenza tra lavoro da "Call-Center" oppure lavori dignitosi.​

La formazione e il training

Il nostro rapporto tecnico realizzato alla domanda della SESAR a messo in luce il fatto che solo per le operazioni "specific" e BLOS i bisogni di piloti formati come si deve con criteri Europei si ammonta a circa 50 000 piloti per l'Europa. Ovviamente se vogliamo mantenere un livello di safety all'altezza, il raporto sottolinea l'urgenza d'investire in tempo.
Aldilà delle operazione ad alto valore 
aggiunto si deve anche considerare che ad un livello più basso ci sarà una forte richiesta di piloti. Le stime attuale fissano  ad approssimativamente 250 000 per 400 000 droni.  Pero il DOC10019 dell'ICAO  specifica che un pilota non può pilotare due mezzi alla volte. 

Concludendo

Il report di 93 pagine copre ovviamente molti altri aspetti che non mancheremmo di commentare in un secondo tempo. Non abbiamo parlato di tutti i temi in questo notevole documento. Comunque possiamo renderci conto immediatamente della sua importanza. Speriamo che sbloccherà la situazione nel suo insieme e  convincerà definitivamente gli indecisi. 

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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CONSIGLIO DEI DRONI CIVILE IL NUOVO MODELLO PER LO SVILUPPO DEI DRONI.

22/11/2016

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by: Olivier Fontaine

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ABSTRACT: Per il coordinamento dell’elaborazione delle regole nazionali e dello sviluppo delle attività professionali con i droni appare un nuovo modello di organizzazione delle community che metterà l’Italia totalmente fuori dai giochi. Nel BeNeLux e in Francia in particolare sono apparse i “consigli dei droni civile” (CDC). Anche se rimangono sotto l’egida dei rispettivi NAA, un grandissimo margine d’azione è lasciato alla community facendo affidamento alla loro responsabilizzazione. A dicembre durante il CivOps, sarà presentato una importantissima iniziativa da questi 4 paesi Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia per l’adozione di un syllabus comune a tutti quattro i paesi. In questo nuovo contesto interverrà la Sapritalia il 07 di dicembre.

RESPONSABILIZZAZIONE DELLE “COMMUNITY” LA NUOVA ARMA PER LO SVILUPPO DEI DRONI.

Il 19 ottobre scorso, si è svolto un'importante riunione preparatoria per la presentazione di un “syllabus comune” al CivOps2016, tra il consiglio dei droni civile del BENELUX e della Francia. Sembra che la storia si ripeta. Infatti, contrariamente a cosa rivendicano sempre i Francesi e gli Italiani, non sono loro ad aver creato l’Europa. Si dimenticano troppo spesso che i tre paesi del Belgio, Olanda (il  Neederland), ed il Lussemburgo cioè il BeNeLux, furono appunto tra i fondatori della CECA, dell'Euratom e della CEE, insieme a Germania Occidentale, Francia ed Italia.
Ho ancora molto chiaro quella giornata di gennaio 1972 durante la quale la mia mamma ci portò al confine tra il Belgio e l’Olanda per verificare che la dogana fosse sparita per davvero, sull’autostrada Anvers-Breda. Ridendo, ci fece andare più volte avanti-indietro sulla linea di demarcazione. Ristudiando la storia ho riscoperto che il primo accordo del BENELUX fu siglata il 5 settembre 1944 a Londra dai rispettivi governi in esilio con solo qualche mese d’anticipo sulla convenzione di Chicago. Vediamo se si riesce a reinventare la storia con prima l’unione delle energie, in riferimento alla CECA del carbonio e acciai e poi il nucleare dell’Euratom, per in un secondo tempo curare l’aspetto economico e il business trans-europeo vero e proprio.

Un nuovo modello sostenibile: il “CDC” Consiglio droni civile

Per risolvere i problemi di dispersione, litigi vari o mancanze croniche di mezzi finanziari e/o semplicemente di tempo, in Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo si sono inventati i CDC. Per esempio in Francia, sotto la leadership della DGAC, vi è un comitato esecutivo e tre commissioni tecniche. Il comitato esecutivo coordina e definisce i piani d’azione delle commissioni tecniche che, con un metodo pragmatico, vanno a coordinare nei loro ambiti gli sforzi su tutto il territorio. Essi sono al loro turno aiutati da gruppi di lavoro. Notiamo che è presente anche il ministero dello sviluppo economico. Qualche giorno fa, 17 novembre, hanno fatto tutti assieme il loro primo meeting nazionale con lo slogan “lasciateci assieme costruire il futuro professionale dei droni”. Insomma tutto un programma che sicuramente ci sogniamo qua in Italia.
Quindi un CDC è un gruppo piuttosto informale, riuniti intorno ad uno scopo di privati o pubblico interesse senza particolare forma giuridica su base volontaria. Per poter funzionare correttamente deve essere coordinato da leadership che non ha interesse industriale e che sia imparziale. La partecipazione dell’ente pubblico può essere molto utile per poter trasformare immediatamente le conclusioni delle diverse commissioni sotto forma di regole nazionali per esempio. Il metodo di lavoro coinvolge direttamente le community dei costruttori e operatori che di concerta con le autorità vanno a lanciare i diversi gruppi di lavoro guidandoli e definendone le priorità.

Il CivOps2016 di Bruxelles e il lancio di un syllabus Europeo

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Il 19 ottobre scorso, si è svolta una riunione preparatoria per coordinare tra il BeNeLux e la Francia un intervento comune al CivOps2016 intorno all’idea dell’elaborazione di un syllabus comune a questi quattro paesi. Detto così non sembra una grossa sorpresa, però se consideriamo che a questa riunione erano presenti i CDC sicuramente ma anche i 4 NAA dei paesi in questione più dei partner industriale, le associazioni nazionale industriale, le scuole, la commissione “Test Range”, organizzazioni nazionale di ricerche, il parlamento Europeo, la commissione Europea, Eurocontrol, il segretariato del BENELUX e UVS-international... Già! Fa gola vero?

Al CivOps2016, hanno deciso di presentarci
la loro visione unitaria di:

  • Remote Pilot Training and qualification;
  • Flight school qualification;
  • Safety Rules for Test Ranges.
Farà sicuramente gola ma anche male all’orgoglio di qualcuno  vedere che si stanno organizzando lassù nella nebbia delle paludi barbariche tra operatori ed NAA con il benestare e sostegno diretto di tutto ciò che conta di autorità aeronautiche come l’EASA Eurocontrol nonché dell’Europa, la sua commissione ed il suo parlamento…


Concludendo

Se in altre circostanze ho, a volte, avuto difficoltà per concludere sta volta mi sembra molto semplice. L’immagine dei galli che litigano furiosamente tra loro e i romani uniti ed organizzati che “mettono sotto” i barbari disorganizzati del nord sta decisamente vacillando. Se fossi Italiano mi sentirei come minimo sfidato in qualche modo. Io che inizio a conoscervi abbastanza, scommetto che l’Italia è in grado di affrontare questa sfida. Se vi sbrigate c’è ancora posto per assistere al CivOps, fino al 26 di novembre si può iscriversi. ​
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Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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