CONTROLARE I SAPR, UNA QUESTIONE DI DINAMISMO E DI SOLDIABSTRACT Dopo le regole, adesso si deve definire i spazi aerei dedicati ai droni l’UTM (Unmanned Traffic Management). EUROCONTROL è il principale attore aeronautico che sostiene la JARUS e i droni dall’inizio. La Francia e altri paesi sono sempre molto dinamici. L’Italia è sempre rappresentata dalla SAPRITALIA. Abbiamo visto molti presenti attirati dal business. Insomma, una nuova fase si apre. Il dinamismo di chi controllaAll’alba dell’elaborazione delle regole, è EUROCONTROL l’organismo che si è impegnato di più, finanziando la JARUS. Eravamo già andati a Bruxelles nel 2014 per il primo “Dissemination workshop” che EUROCONTROL accoglieva. Era il tempo dei pionieri, che sotto l’impulso dato da Ron Van Leijgraaf, avevano invento la JARUS. Sarà che chi controlla l’aria deve avere i piedi per terra, ma i controllori dimostrano di avere un dinamismo ben diverso di chi fa le regole. Questa differenza si nota tra EASA vs EUROCONTROL, come tra ENAC vs ENAV da noi. Infatti l’ENAV fa già parte dell’associazione GUTMA (Global Unmanned Traffic Management). Il dinamismo dei uomini d’affareSi sono visti molti uomini d’affari, e stavolta anche Italiani al "Bird's eye view of present drone integration below 500ft", organizzato per capire di cosa sarà fatto il sistema di gestione dello spazio aereo per i SAPR. Purtroppo non li abbiamo sentiti esprimersi pubblicamente. È vero che si respira odore di denaro, il che ovviamente stimola. Infatti abbiamo sentito la nuovissima associazione GUTMA, presentata da un responsabile della “Unifly”, che si è pure rischiato a parlare di priorità dei RPAS sull’aviazione “manned”. Nella GUTMA troviamo società che vanno dalla DJI all’ENAV ma anche dal FOCA alla PARROT. Ma, il prezzo d’ingresso è di 1500,00FS, il che fa intuire che i soldi futuri si dovrebbero fare con il pagamento del diritto di volare. Il dinamismo di chi vuole automatizzare tuttoParlando di dinamismo, non possiamo non fare allusione a certi degli interventi che si basano sul presupposto che buona parte delle attività saranno automatizzate. Sembra in effetti abbastanza scontato che l’uomo centra ben poco dentro tutto questo. Non parliamo soltanto del controllo aereo, ma anche di chi opera cioè di piloti ed operatori. Ma di questo ne abbiamo già parlato (LINK). Meno male che all’UE, si discuta in parallelo del diritto a potere ancora lavorare. Infatti al parlamento Europeo, il rapporto della Mady Delvaux (LINK), punta il dito su questo evidente problema dei robot che rubano il lavoro. Speriamo che qualche associazioni oltre alla SAPRITALIA prenda posizione su questo tema. IL NOSTRO INTERVENTOStavolta, siamo andati in due cosi da potere partecipare a tutti i cinque laboratori che erano organizzati. I LABORATORI Ci siamo distribuiti i workshop per potere intervenire e partecipare a tutti i cinque laboratori.
SESSIONE PLENARIA Nelle sessione plenaria, abbiamo voluto lasciare il segno prendendo la parola sul tema dell’uomo e del lavoro. Abbiamo anche sottolineato la differenza in passato di interpretazioni degli spazzi aerei tra paesi. Ovviamente abbiamo pubblicamente chiesto che ci sia un controllo su tale interpretazioni per evitare di ritrovarsi con spazzi vietati ovunque. Non abbiamo sentito interventi da parte di qualche rappresentante della comunità Italiana. Dietro le quinte abbiamo insistito sui conflitti di interesse già in atto e altri problemi che abbiamo fra l’altro anche segnalato al gruppo EASA RMT.0230 di cui facciamo parte. Ci rincuora che grazie a interventi dell’associazione europea dei piloti, di qualche NAA e dei nostri nella sessione conclusiva, le parole: ”formazione formazione formazione” sono comparse in un paio di occasioni. Possiamo sperare che se lavoriamo bene, ce ancora posto per gli esseri umani. ConcludendoIn generale, abbiamo potuto contare su dei appoggi sia in occasioni pubbliche che dietro le quinte. È comunque un vero e proprio piacere ritornare in un’istituzione come EUROCONTROL. Ritrovarsi e confrontarci con i rappresentanti dei diversi paesi che si complimentano per qualche nostro commento che hanno letto al RMT.0230 oppure di cui hanno sentito parlare riguardo qualche nostro intervento in precedenza, ci rassicura e ci fa capire che il nostro operato non è vano.
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A Fine Marzo, La Bozza Delle Regole. Entreranno In Vigore Nel 2018. Saranno Applicabile Entro 2020.Parte 1: siamo agli sgoccioliABSTRACT Abbiamo avuto in mano i ritocchi e emendamenti del Consiglio Europeo al progetto della Commissione Europea che era già stato approvato dal Parlamento Europeo. Si sono accordati. Essendo membro del gruppo degli esperti nominato dall’EASA, partecipiamo attivamente al processo di elaborazione delle regole Europee. Il processo di regolamentazione unica per i RPAS o UAS (Unmanned Aircraft System) iniziato nel 2005[1] è agli sgoccioli. Venerdì sarà presentato al nostro gruppo RMT.0230, la prima bozza completa del NPA che diventerà pubblico a fine mese. L'entrata in vigore della regolamentazione è prevista per il 2018 e il processo di transizione dovrebbe essere terminato in 2021. [1] A-NPA, ADVANCE -NOTICE OF PROPOSED AMENDMENT (NPA) No 16/2005 Policy for Unmanned Aerial Vehicle (UAV) certification. Cosa Ha Motivato Delle Nuove Regole Europee![]() I droni sono apparsi quando erano già previsto dei cambiamenti per le regole dell’aviazione con equipaggio. Se analizziamo le regole aeronautiche nazionale dei paesi Europei imbastite sulle stesse basi della defunta JAA e le sue JAR, nonché i successivi AMC dell’EASA, notiamo delle evidenti differenze di fondo tra i diversi regolamenti nazionali. Infatti, gli studi preliminari alla pubblicazione della COM613[1] hanno messo in luce che 73% dei rispondenti alla consultazione preliminare, hanno indicato possibili incoerenze, lacune e sovrapposizioni nell'applicazione del diritto attuale, dovute in particolare a interpretazioni divergenti del diritto da parte degli Stati membri. È bene quindi, ricordarsi che il processo in corso è anche legato all'abrogazione programmato del regolamento n°216/2008[2]. Ecco perché la regolamentazione aerea, diventerà a breve una prerogativa Europea gestita dall’EASA. Intanto, basandosi sull’esperienza pregressa e sulla constatazione del fallimento dell’armonizzazione, nell'Unione tra i paesi membri, si è giudicata la gestione nazionale separata dei RPAS obsolete ed inopportuna. A questo punto, si è deciso di affidare all’EASA, il compito di mettere in piede una regolamentazione Europea. Dunque il ToR RMT.0230[3] cioè i “Terms of Reference” che sanciva la creazione del RMT.0230 e il suo gruppo di esperti, esplicitava molto bene la situazione: “Al momento non ci sono regole armonizzate a livello dell'Unione europea, e le operazioni dei sistemi aeromobili a pilotati remoto (RPAS), dipendono ancora dalle autorizzazioni individuali rilasciate da ogni Stato membro, il ché è un processo amministrativo gravoso che soffoca lo sviluppo del business e dell'innovazione”. [1] Lo scorso febbraio 2016 era stato presentato il COM613 al senato Italiano che pose delle inutili riserve. [2] dell'2008 sancita dalla "COM(2015) 613 final Art.122" [3] https://www.easa.europa.eu/document-library/terms-of-reference-and-group-compositions/tor-rmt0230 Cos’è un “NPA”? Il Notice Proposed Amendment.Ricordiamo brevemente che un NPA[1], è il risultato di un processo, utilizzato dall’EASA che designa un gruppo di esperti, l’RMT[2], per abbozzare le nuove regole oppure emendarle. Le nuove regole e emendamenti devono prendere in considerazione:
La bozza una volta ultimata viene poi pubblicata sul sito web dell’EASA. Le proposte di regole (NPA) sono accompagnate da una nota esplicativa che deve contenere:
Per completare il processo, l’NPA va poi pubblicato in rete per essere commentato da chiunque, interessato a farlo, per un periodo che va da 1 a 3 mesi. Ogni commenti deve essere accompagnato da informazioni su chi commenta, cosa commenta e la/le proposta/e con le motivazioni. Dopo essere state commentato e eventualmente revisionato l’NPA si trasforma in regole vere e proprie. [1] NPA Notice of Proposed Amendment [2] RMT Rule Making Task. Olivier Fontaine di Sapritalia è membro del RMT.0230 che elabora il NPA per i UAS. [3] SARPs Standard And Recommended Procedures. Si rammenta che l’ICAO ha in previsione la pubblicazione di un SARPs dedicato ai RPAS ed ha gia pubblicato un DOC10019 AN/507 Le motivazioni e i "Whereas" della regolamentazione per i droniÈ istruttivo leggere le "Having regards to" e altri "Whereas" del progetto di regolamento per comprenderne bene la filosofia. Attraverso le motivazioni ormai pienamente adottate, e le dovute considerazioni, comprendiamo gli elementi fondanti. È ormai assodato che il presente NPA e il successivo regolamento contemplerà soltanto le operazioni dette "Open" e "Specific". Le operazioni "Certified" saranno regolamentate da un processo di modificazione delle regole vigente per l'aviazione con equipaggio. Non ci sono cambiamenti dei principi di base e come previsto le regole avvenire sono basate su due concetti chiari:
Nella misura in cui il piano della Commissione europea è di istituire un sistema di gestione del traffico senza equipaggio battezzato "Unmanned Trafic Management" (UTM), il futuro regolamento è logicamente basato su 3 elementi fondamentali:
Tutti tre punti che saranno quindi regolamentati, sono da mettere in correlazione con le certificazioni industriale "CE" previste per tutti mezzi che faranno delle operazioni nella categoria "Open". Successivamente, il regolamento di base sarà accompagnato di AMC (Acceptable Means of Compliance) e delle CSs (Certification Specifications) che potranno nel tempo essere emendate anche da AltMoC. AMCs e AltMoC una filosofia.Parliamo delle AMC i “mezzi accettabile”. La differenza fondamentale tra il secolo passato ed oggi, è la nuova comprensione del ruolo stesso che ricoprono le regole. In aeronautica, siamo passati da strette barriere limitante come le JAR, ad AMC per raggiungere determinati livelli di sicurezza del volo che siano accettabile. Purtroppo certi paesi, e le loro autorità aeronautiche, non hanno ancora capito bene questa distinzione. Il problema diventa anche acuto quando la comunità, che non capisce proprio queste sfumature, cerca sistematicamente le scorciatoie. È utile, ricordare cosa sono gli AltMoC Alternative Means Of Compliance. Se vogliamo tradurre, diremo che sono dei “mezzi alternativi” per conformarsi a determinati criteri di "safety". Dunque, gli AltMoC, precisa l’NPA, non sono soltanto una prerogativa dell’autorità dell’aviazione civile come vorrebbero farcelo credere certe autorità aeronautiche! Infatti possiamo leggere nella bozza del NPA che: “L'autorità competente (ENAC in Italia) deve valutare tutti i metodi alternativi di rispondenza proposti da un'organizzazione attraverso l'analisi della documentazione fornita e, se ritenuto necessario, lo svolgimento di un controllo dell'organizzazione”. Ecco che lo spirito che sostiene l’intera architettura delle regolamentazioni dell’EASA fa ben capire, a chi non lo avrebbe ancore fatto, che il tempo delle JAR intese come delle regole rigide che conoscevamo all’epoca della JAA è passato. Infatti in certi paesi come la Francia l’autorità si pone come quello che deve agire per rendere possibile talune operazioni rispettando gli AMCs. Purtroppo, altri paesi vedono ancore le regole come dei utensili per circoscrivere i problemi senza risolverli. Questa incomprensione dello spirito EASA ha per conseguenza di impedire la nascita efficace di un vero mercato e talvolta favorisce il “fuori legge”. Le tempistiche![]() Sopra la tabella di marcia Sicuramente qualcuno si chiede, quanto tempo abbiamo per preparaci prima dell’entrate in vigore della presente regolamentazione? Per l’NPA parliamo della fine di marzo. In seguito il regolamento dovrebbe essere attivo nel 2018. Ci sarà ovviamente un periodo di transizione. Quindi parliamo del 2020 per l’adeguamento completo dei SAPR alla normativa “CE”. Invece per quanto riguarda l’adeguamento alle regole per le operazioni si parla del 2021. Tutti gli operatori dovranno avere la loro nuova autorizzazione entro il 2021. Le autorità aeronautiche di tutti membri dell’Unione sotto il controllo dell’EASA dovranno avere determinato i spazi aerei U-Zone entro il 2021. Insistiamo sul fatto che stavolta i tempi sono fissati dall’EASA e non dall’autorità nazionale! Inutile ricordare che gli uffici dell’EASA sono in Germania e che i responsabili dei UAS sono minoritari a confronto di chi si occupa di aeronautica con equipaggi. Hanno di conseguenza un approccio alla puntualità assai diversa di quella praticata dal comune mortale. L’NPA approda Il 24 marzo e si chiudera la partita.Dopo appena due anni ecco un documento fatto da compromessi tra 28 paesi e tutte le comunità dei professionisti dell’aria. La bozza completa con tutte le sue “Part” sarà presentata agli esperti dell’RMT.0230 (Sapritalia compresa) venerdì prossimo:
Nella bozza attuale del NPA[1] all’Art.1 viene stabilito che le norme per la regolamentazione per le categorie UAS/SAPR 'open' e 'specifiche' saranno applicate in tutto lo spazio aereo del territorio in cui i trattati dell'Unione europea si applicano. Altri punti sono ancora in discussione e le prossime settimane serviranno a fare una sintesi finale. Se non ci saranno ulteriori cambiamenti, dovrebbe essere possibile il sorvolo delle persone nella categoria A0 che sarà anche suddivisa in due sottocategorie basate sul peso. Purtroppo, il confine dei 250gr non sembra minimamente vacillare. Sembra che è stato accettato da tutti il principio delle categorie “A0 A1 A2 A3” che definiscono adesso le distanze con le persone e sono ulteriormente suddivise per categorie di peso. [1]https://www.easa.europa.eu/system/files/dfu/EASA%20MB%20Decision%2001-2012%20Revised%20MB%20Decision%20RM%20Process%20.pdf RetroscenaL’autorità nazionale assolutamente più dinamica è stato quella Francese che ha colto qualunque minime opportunità per difendere la sua posizione e quella della loro industria nascente e fiorente diremmo. I svizzeri anche loro sono stati assai presenti nei dibattiti. La Sapritalia ha fornito molteplice elementi di riflessione richiesti dall’EASA principalmente sulla formazione e il KSA. Purtroppo per quanto riguarda l’Italia, le associazioni nazionale di settore a chi avevamo proposto di partecipare, in camino hanno rinunciate a farlo. Appare alla lettura delle “minutes” che l’ENAC non ha particolarmente difesa la comunità Italiana. ConclusioniSecondo noi, abbiamo persa una bella opportunità d’intervento unito e solidale a difesa dei operatori e costruttori Italiani. L’europeizzazione delle regole per i UAS, RPAS, SAPR o drone, è alle porte. Ci auguriamo che la comunità inizia a capirlo e a rendersi conto della sfida in arrivo visto che la regolamentazione nazionale ha i giorni contati. Certo che ci sarà ancora l’ultima possibilità d’intervento per la comunità di commentare l’NPA. Ma se ci sarà la possibilità di precisare qualche dettagli, è ben difficile pensare che sarà ancora possibile muovere i concetti principali. In Italia osserviamo che finora c’è stato un evidente mancanza di visione Europeista che non mancherà di mettere qualcuno in difficolta. Temiamo che per evidente mancanza di preparazione l’adattamento alla nuova situazione possa essere assai difficile. È urgente di affrontare la nuova situazione senza cedere alla propensione naturale, di cercare delle scorciatoie ricordandosi sempre che l’EASA avrà il compito di monitorare l'applicazione da parte degli Stati membri delle disposizioni del nuovo regolamento[1]. In tutta logica, dora in poi le eventuali lamentele potranno essere mandate direttamente all’EASA. [1] COM613 Art.73 Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
Nel 2017, anno decisivo, aderire ad una associazione è primordiale.Il 2017 sarà l’anno assolutamente decisivo.Per l’Europa pressata da tutte le parte, quest’anno 2017 è veramente importante in particolare per i droni. Infatti l’Europa non può permettersi di continuare senza regole e lo ha capito bene. Basta vedere la velocità alla quale si sta movendo per capire che farà di tutto, compreso fare tacere i recalcitranti, i lobbisti e tutti quelli che pretendono andare avanti senza regole. A marzo si chiuderà il primo tempo della partita con la pubblicazione delle regole attualmente allo studio del gruppo dei 63 esperti Europei che le stanno elaborando. Poi si aprirà il secondo tempo al quale dovremmo stare attenti. Per chiedere trasparenza ce la necessità di raggrupparciOramai si sa che l’Italia agisce fuori del paese pensando che qui in Italia, nella nostra ignoranza, non capiamo cosa combina (link). Purtroppo capiamo che l’Italia sembra muoversi inseguendo interessi particolari. Le scelte sono fatte in assenze di vere concertazioni nazionali, contrariamente a come si fa altrove. Ovviamente, tutto ciò genera delle soluzioni che non corrispondono ai bisogni della community ma neanche alla safety che dicono di volere ottenere. L’unica via d’uscita ormai è forzare le nostre autorità a venire allo scoperto e creare un CDC (Link). In cosa consista il progetto di SapritaliaIl nostro progetto, dall’inizio, è lo sviluppo di un vero mercato e la creazione di posti di lavoro più numeroso possibile salvaguardando la safety e la sicurezza. Perciò:
Cosa fa SapritaliaOltre ad avere portato avanti buona parte dei punti dell’elenco precedente, con tanto lavoro Sapritalia ha ottenuto di essere invitata, per merito, a partecipare ai lavori dei 63 esperti Europei. Poi ha coinvolto le altre associazioni Italiane a collaborare a questo processo di elaborazione (Il Banchetto) e abbiamo diffuso l’idea della creazione di un Consiglio del Drone Civile in Italia (CDC). Sull’altro fronte, la nostra veglia costante ed il lavoro quotidiano d’intelligenza ci ha permesso di stanare una ad una le dichiarazioni e azione dell’Italia all’estero portando alla conoscenza dei fatti l’intera comunità Italiana. Abbiamo condiviso gran parte delle informazione trovate e le abbiamo portate alla conoscenza della comunità. Sapritalia è l'unica associazione Italiana senza scopo di lucro riconosciuta da Google. Google infatti sponsorizza la nostra campagna di prevenzione dei rischi legata all'utilizzo dei droni. Oggi la Sapritalia vanta di avere finanziato questa campagna con l'equivalente di ben $67.000,00. Questo riconoscimento di Google ci permette anche di avere una vera e propria scuola online con accesso gratuito al programma Classroom di Google. Cosa significa “aderire” al progetto di Sapritalia.Sostenere il nostro progetto non è solo importante per ottenere delle informazioni di prima mano sull’andamento delle regole di domani. Sostenere il progetto di Sapritalia significa anche dare i mezzi all’associazione per continuare il lavoro intrapreso e magari vedere qualche delle nostre idee essere adottate. Offriamo anche dei serviziLa nostra piattaforma E-Learning video più la nostra Google Classroom per i "No Profit" con tutti corsi di livello internazionale è accessibile a tutti soci. Parliamo della formazione completa da pilota basata su standard Europei che prima poi saranno imposti all’Italia. E anche:
Qualche articoli date e eventi dell’anno 2016
By: Olivier Fontainefor: Sapritalia ABSTRACT I documenti internazionali in nostro possesso tendono a dimostrare che l’Italia segue delle vie assai diverse da tutti altri paesi. Se a prima vista sembra giusto difendere determinati interessi nazionale, quando faremmo i conti alla fine della partita potrebbe avverarsi un gioco da perdenti. ENAC fa strane dichiarazione sul palco Europeo, come annunciare che l'identificazione elettronica obbligatoria entrerà in vigore a partire del 01 gennaio 2017. Paragonate alle modalità democratiche dei consigli dei droni civili (CDC), sembra che qualsiasi mossa dell’ENAC sia priva di trasparenza. All’estero l’ENAC si fa bacchettare. E tempo di organizzare la risposta. Che sia per i 300gr, la formazione, i logbook o altro, l’Italia sbaglia … |
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April 2017
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