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​.

UASER sinonimo di uber o loser?

6/1/2017

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By: Olivier Fontaine

for: Sapritalia

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ABSTRACT 
I documenti internazionali in nostro possesso tendono a dimostrare che l’Italia segue delle vie assai diverse da tutti altri paesi.  Se a prima vista sembra giusto difendere determinati interessi nazionale, quando faremmo i conti alla fine della partita potrebbe avverarsi un gioco da perdenti. ENAC fa strane dichiarazione sul palco Europeo, come annunciare che l'identificazione elettronica obbligatoria entrerà in vigore a partire del 01 gennaio 2017.  Paragonate alle modalità democratiche dei consigli dei droni civili (CDC), sembra che qualsiasi mossa dell’ENAC sia priva di trasparenza. All’estero l’ENAC si fa bacchettare. E tempo di organizzare la risposta.

Che sia per i 300gr, la formazione, i logbook o altro, l’Italia sbaglia … 
​
Beccata si fa beffare … 

Volente o nolente, con internet veniamo a sapere cosa succede ad altissimo livello.

Da tempo Sapritalia si è concentrato sull'andamento delle regole internazionali per dare a i suoi soci un vero aiuto nel comprendere come evolverà il mercato e le regole. Sapritalia con il suo lavoro e suoi contatti, è in grado di anticipare e decodificare questo andamento ma anche le mosse di ENAC sulla scacchiera internazionale. Infatti i tempi sono cambiati e gli altri paesi hanno abbandonato da un bel po’ l’oscurantismo per adottare modi del tutto trasparenti. Queste nuove modalità di trasparenza di tutti i paesi Europei ha per effetto indotto di svelare cose che magari uno tentava di nascondere.  
Il disprezzo di internet o la totale incompetenza in materia di comunicazione con le nuove tecnologie dimostrato dall’ENAC, alla fine, potrebbe rovinare i suoi piani imbastiti su vecchi schemi comunicativi che conosciamo bene qua in Italia ma che potrebbe avverarsi totalmente inefficiente sulla scena internazionale. Un altro dei problemi è che molti qua in Italia non lo hanno capito e continuano a lavorano sulla parte visibile dell'iceberg pubblicato da ENAC. Questa angusta visione potrebbe costare caro in futuro a chi pensa che “se dicono cosi allora sarà cosi”.

Exit i 300gr … Ma sarà anche cosi per i log-book, i certificati e altre cose?

È una certezza, chi ha investito nel 300gr ha già perso. Infatti il 300gr, pura invenzione Italiana, non sarà nella categoria A0 e non è stato nemmeno considerato da qualunque altro paese come lo attesta un accurata analisi dei commenti fatti da ENAC sul regolamento "prototipo" dell'EASA. Purtroppo temiamo che dovrebbe anche andare cosi per altre cose.  
Prendiamo il log-book per esempio, è evidente che l’elenco dei dati specificato nel regolamento Italiano da annotare è inferiore a quelli richieste dalle norme internazionali previste. Ovviamente non è oggi che sorgeranno i problemi ma in futuro quando il flight log-book sarà necessario e servirà di curriculum vitae del pilota. Egli dovrà dimostrare il suo livello per potere pretendere per esempio fare certi tipi di operazioni o volare con mezzi diversi. Insomma come lo è già per le attività di sub per esempio o più seriamente per qualunque pilota amatoriale o professionale un logbook serio ci vuole. 
Tra qualche anno, come saranno considerati quei log-book regalati o da stampare e da rabberciare che saranno poi raffazzonati con dei dati insufficienti o discutibili? Il log-book è un pezzo del puzzle con il quale altri paesi non transigeranno. La fregatura potrebbe essere pure nascosta dentro la relativa ignoranza generale di come funzionano le cose in aeronautica. È assolutamente evidente che con le problematiche di sicurezza  certe cose come la identificazione di chi opera, dove e come, sono cose assolutamente necessarie.

ENAC beccata dagli Olandesi, e fa delle strane dichiarazione.

È successo a Bruxelles il 07 dicembre scorso (Link), durante il momento delle interrogazioni. Il tema in questione era la ristrutturazione della formazione messa in atto lo scorso estate 2016. Dopo la sua presentazione, il rappresentante dell’ENAC è stato chiamato a rispondere a delle domande imbarazzanti. Per tirarsi d’impiccio l’ENAC ha pure inventato argomentazioni che sono state immediatamente smentite dalla Sapritalia.  
La presentazione, incentrata sulla regolamentazione Italiana doveva anche presentare i nuovi centri di addestramento. In pratica sforando ampiamente il tempo di parola con ben 22 slide, ENAC ci disse ben poco di formazione e molto della regolamentazione, togliendo tempo di parola ai Belgi e ai Francesi.   
Cosi, abbiamo imparato che:  
  • L'obbligo della targhetta elettronica è entrato in vigore il 01 gennaio 2017; 
  • La riorganizzazione della formazione è stata motivata dal fatto che le ex-organizzazione di addestramento insegnavano soltanto 16 ore di teoria; 
  • Le consultazione per la riorganizzazione della formazione è stata fatta con le tecniche di negoziazione particolare ...
​Inutile dire che i Tedeschi, Olandesi, Belgi e altri paesi presenti sono rimasti esterrefatti di sentire l'ENAC dichiarare che: "Le consultazioni per definire il LIC-15 in Italia sono state fatte secondo i metodi di negoziazione militare utilizzata dalla NATO. E che tali metodi sono considerati sicuramente più efficiente che il metodo adottato in Francia o nel Benelux nei consigli dei drone civile i CDC...". 
Poi un rappresentante Olandese chiese se il fatto che gli esami non essendo fatti sotto il controllo dell'ENAC non fosse un "problema" creando cosi uno di quei bei silenzi imbarazzanti.

L'Uberrismo applicato agli UASERs

Se non vogliamo diventare i loser della situazione, "l'uasers" di turno, è bene iniziare ad accettare che i droni operano in uno spazio che aveva già le sue regole prima che arrivassimo. L'aviazione non ci ha aspettati per inventarsi delle regole. Il mondo dell'aria se è disposto ad accettare la nostra presenza, non è sicuramente pronta a rinunciare alla sua sicurezza. Infatti nelle attuali trattative del gruppo dei 63 esperti invitati dall'EASA, da cui Sapritalia fa parte, non ce solo dei rappresentanti della community dei droni. 
Capiamo che la tentazione è grande di applicare le ricette dell'Uberismo ai droni. Ma come qualcuno lo sottolinea, in certi casi il modello Uber è di fatto una recuperazione mercantilista della cultura della condivisione. La libertà di fare qualunque cosa anche senza formazione porta direttamente a quella cattiva interpretazione dell'Uberismo, che farebbe di noi tutti dei semplice "premi pulsante" che secondo il principio dell'operatore centrico sarebbe responsabile in caso di guai. 
La nostra nitida sensazione è che troppi vogliono mangiare sulle nostre spalle e fanno lobby per proteggere i loro interessi. L'unica risposta possibile è opporci con delle vere competenze e un atteggiamento rigoroso e solidale per fare fronte. Più che mai dobbiamo fare fronte e iniziare a dare voce se non vogliamo diventare gli zimbelli della situazione ed oggetto di scherno e trastullo da parte delle community degli altri paesi. ​

Conclusione

Il passaggio è molto delicato e dovremmo sicuramente guadare per riuscire ad superarlo. Ovviamente, divisi non saremo mai in grado di superare la prova. Dovremo unirci e comprendere bene le regole del gioco perché siamo letteralmente presi in una morsa. Da un lato abbiamo quelli che hanno inventato le regole dei CDC (Francia, Benelux) e dell'altro lato abbiamo quelli che non sanno neanche dell'esistenza di internet e si fanno prendere con le mani nel sacco. Soltanto una stretta collaborazione delle associazioni può provare a risolvere il problema. Ma questo significa che tutti devono associarsi almeno ad una di quelle esistenti. Significa anche che le stesse associazioni devono capire come funziona un CDC democratico. Inutile dire che non è scontato.

Mi chiamo Olivier Fontaine e seguo per Sapritalia gli incontri con l'Unione Europea. Scrivo in italiano ma la mia lingua madre è il francese. La velocità con cui pubblichiamo gli aggiornamenti sul blog spesso mi costringe a pubblicare senza passare prima da una correzione delle bozze da un madrelingua italiano. Se trovi passaggi poco chiari o scritti con una sintassi traballante, ora sai perché :) Se ti va, puoi segnalarmi eventuali errori con un'email a sapritalia(at)gmail.com
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